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[2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69 
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Unselfish ha scritto:
poi nei playoff esistono momenti in cui le difese sono così serrate che serve una giocata dal nulla che ti tira fuori il campione.
Però quella è appunto l'eccezione, non la regola.

AMEN

-----------------------------------------------

“Gioco in modo feroce ma non gioco mai da matto. C'è una differenza.”
Paul Silas


08/08/2020, 21:18
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Unselfish ha scritto:
Poi un'altra considerazione che volevo condividere, considerazione personale ovviamente.

Secondo me lasciare possessi offensivi consecutivi in mano a un solo singolo influisce anche sul morale della squadra e sull'impegno della squadra nel suo complesso in difesa.

Cioé, già in RS gli stimoli sono pochi, ma poi perché dovrei sbattermi più di tanto in difesa se poi so già che ogni possesso offensivo lo devo lasciare in mano al mio compagno di squadra che tirerà dopo un vago palleggio senza che io possa minimamente partecipare all'azione ?
Perché dovrei fare il lavoro sporco per avvantaggiare un mio compagno di squadra che poi magari in futuro sarà quello che mi ruba il contrattone perché lui si è potuto mettere in mostra in attacco (magari risparmiandosi pure in difesa) e accumulare statistiche ?

:clap2 il gioco di squadra si gioca di ... squadra

-----------------------------------------------

per me l'erba del vicino non potrà mai essere più verde del verde celtics


08/08/2020, 21:52
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Unselfish ha scritto:
Rivista tutta, ottima prestazione soprattutto nel terzo quarto, chi non ha visto la partita gli consiglio di vedersi almeno il terzo quarto... iniziato a rilento con le classiche azioni individuali senza senso ma poi giocato bene in entrambi i lati del campo dopo l'ottimo timeout chiamato da coach Brad.

Qui vi lascio gli highlight estesi del terzo quarto:
https://www.youtube.com/watch?v=qZSb7Bf6fvc

Le cose se le vogliamo fare le sappiamo fare... far girare la palla da un lato all'altro lato del campo per trovare il tiratore libero, attaccare il canestro per poi scaricare fuori e ripetere lo schema fino a quando per forza di cose si crea un buco nella difesa avversaria, tuffarci sui palloni in difesa e far ripartire transizioni veloci...
E se giochiamo così anche giocatori come Awanagana e Ronfo possono stare qualche minuto sul campo senza creare danni come la grandine...

Questo è il mio discorso quando dico che giocare la palla paga mentre fare la brutta copia di Westbrook, Harden e i Rockets con noi non porta a nulla... perché ci divertiamo a fare Dr. Jekyll e Mr. Hyde ?


Comunque clonatemi il crucco di mamma Daniel Theis, per me MVP della partita.



Hai mai fatto una stagione agonistica ad un gioco di squadra?
Uno qualsiasi , io ho giocato a hockey però calcio , basket ecc non fanno differenza
Nell'arco della stagione (e stagione dopo stagione) si lavora tutti assieme per costruire un modo comune di eseguire il gioco dove ognuno studia il gioco d'insieme e si specializza poi nel suo ruolo.
Tutto ciò in allenamento è facile e ad inizio partita lo è altrettanto poi però le difficoltà messe dagli avversari e la fatica (spesso anche gli arbitri) tendono a minare le certezze maturate in ore di allenamento, ogni squadra ha un limite oltre il quale non riesce più a seguire ciò che sa essere giusto e a cadere nel seguire solo l'istinto individuale.
Più si è lavorato qualitativamente e quantitativamente durante l'anno più questo limite sarà difficile da raggiungere.

Presumo che la difficoltà principale di una squadra professionistica di tale livello sia il riuscire a lavorare su questo nel pochissimo tempo a disposizione infastiditi oltretutto da tantissimi fattori esterni.

Perché dr jeckyl e mr Hide? Perché purtroppo per noi 1uesta squadra non è pronta come vorremmo e quindi quando i minuscoli fattori che stanno in 7na partita ti sorridono allora viene fuori tutto il buono che puoi dare, quando 8nvece si rompe quest9 leggero equilibrio anche ciò che sembra semplice e scontato diventa un problema insormontabile.

Cose che pur a livello agonistico amatoriale ho visto tante volte: giochi da dio una partita contro un avversario forte e poi quella dopo perdi contro uno mediocre.


08/08/2020, 22:23
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Zafferano ha scritto:


Hai mai fatto una stagione agonistica ad un gioco di squadra?
Non saprei risponderti, sarei orientato per dirti di no, nel senso che ho giocato a basket fino a 16 anni, dipende cosa intendi precisamente per "agonistico"
Uno qualsiasi , io ho giocato a hockey però calcio , basket ecc non fanno differenza
Nell'arco della stagione (e stagione dopo stagione) si lavora tutti assieme per costruire un modo comune di eseguire il gioco dove ognuno studia il gioco d'insieme e si specializza poi nel suo ruolo.
Tutto ciò in allenamento è facile e ad inizio partita lo è altrettanto poi però le difficoltà messe dagli avversari e la fatica (spesso anche gli arbitri) tendono a minare le certezze maturate in ore di allenamento, ogni squadra ha un limite oltre il quale non riesce più a seguire ciò che sa essere giusto e a cadere nel seguire solo l'istinto individuale. Più si è lavorato qualitativamente e quantitativamente durante l'anno più questo limite sarà difficile da raggiungere.
Per questo alla tua domanda ti risponderei di no quando mi chiedi se ho giocato a livello agonistico, nel senso che, come ti potrà confermare il Coach, spesso e volentieri gli "allenatori" (da me per esempio era un dopolavorista con la passione per il basket) si dilettano a fare allenamenti antiquati dell'anteguerra... tanto lavoro atletico, tanti scivolamenti difensivi, la treccia, lavoro sul piede perno, palleggio e varianti, tiri liberi, tagliafuori, difesa a zona, difesa a uomo e poco altro.

Presumo che la difficoltà principale di una squadra professionistica di tale livello sia il riuscire a lavorare su questo nel pochissimo tempo a disposizione infastiditi oltretutto da tantissimi fattori esterni.
...leggi dopo...
Perché dr jeckyl e mr Hide? Perché purtroppo per noi 1uesta squadra non è pronta come vorremmo e quindi quando i minuscoli fattori che stanno in 7na partita ti sorridono allora viene fuori tutto il buono che puoi dare, quando 8nvece si rompe quest9 leggero equilibrio anche ciò che sembra semplice e scontato diventa un problema insormontabile.
...leggi dopo...
Cose che pur a livello agonistico amatoriale ho visto tante volte: giochi da dio una partita contro un avversario forte e poi quella dopo perdi contro uno mediocre.

Ok, questi sono i punti su cui non mi trovo d'accordo. Mi spiego meglio.
Io potrei capire il tuo discorso se proviamo a giocare ma sbagliamo l'esecuzione, quindi per esempio concedendo tante palle perse a causa di passaggi sbagliati e intercettati.
Potrei capire il tuo discorso se succede che spesso e volentieri succede che il portatore di palla si trova a dover temporeggiare per diversi secondi e poi arrangiarsi perché vede che i compagni pur eseguendo determinati movimenti provati in allenamento non riescono a smarcarsi oppure ad ottenere dei buoni mismatch.
Potrei capire il tuo discorso se comunque giocando bene perdi perché non te ne entra neanche una per sbaglio.
Seppur a fatica, potrei capire che una volta ogni tanto un giocatore (di solito quello più forte della squadra) per frustrazione si mette a giocare da solo... primo esempio mi viene in mente è Lebron nelle sue giornate di puro mufloneggiamento.

Tutte cose che quando giocavo mi sono capitate, come esattamente il contrario dove magari giocavamo da schifo
ma entrava tutto. Oppure dove magari uscivano fuori dei possessi gestiti da manuale senza averli mai provati in allenamento.

Però io sto principalmente contestando tutti quei possessi dove il portatore di palla supera la linea di metà campo e con svariati secondi sul cronometro cerca sin da subito la finalizzazione personale senza nemmeno provare a far girare la palla. Tutti quei possessi frenetici dove il tiro viene rilasciato con mano del difensore in faccia e 16 secondi sul cronometro dopo che ne hai impiegati 7 per passare la metacampo...
Questi non sono schemi di allenamento, o almeno me lo auguro.

E quando parlo di Dr.Jekyll e Mr.Hyde è perché ci sono frangenti dove si vede palesemente che la squadra prova a giocare mentre ce ne sono altri dove più possessi consecutivi vengono gestiti nel modo che sto criticando... che secondo me è l'esatto contrario di "provare a giocare".


Ho scritto in rosso per risponderti ;)


08/08/2020, 23:50
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Unselfish ha scritto:
Zafferano ha scritto:


Hai mai fatto una stagione agonistica ad un gioco di squadra?
Non saprei risponderti, sarei orientato per dirti di no, nel senso che ho giocato a basket fino a 16 anni, dipende cosa intendi precisamente per "agonistico"
Uno qualsiasi , io ho giocato a hockey però calcio , basket ecc non fanno differenza
Nell'arco della stagione (e stagione dopo stagione) si lavora tutti assieme per costruire un modo comune di eseguire il gioco dove ognuno studia il gioco d'insieme e si specializza poi nel suo ruolo.
Tutto ciò in allenamento è facile e ad inizio partita lo è altrettanto poi però le difficoltà messe dagli avversari e la fatica (spesso anche gli arbitri) tendono a minare le certezze maturate in ore di allenamento, ogni squadra ha un limite oltre il quale non riesce più a seguire ciò che sa essere giusto e a cadere nel seguire solo l'istinto individuale. Più si è lavorato qualitativamente e quantitativamente durante l'anno più questo limite sarà difficile da raggiungere.
Per questo alla tua domanda ti risponderei di no quando mi chiedi se ho giocato a livello agonistico, nel senso che, come ti potrà confermare il Coach, spesso e volentieri gli "allenatori" (da me per esempio era un dopolavorista con la passione per il basket) si dilettano a fare allenamenti antiquati dell'anteguerra... tanto lavoro atletico, tanti scivolamenti difensivi, la treccia, lavoro sul piede perno, palleggio e varianti, tiri liberi, tagliafuori, difesa a zona, difesa a uomo e poco altro.

Presumo che la difficoltà principale di una squadra professionistica di tale livello sia il riuscire a lavorare su questo nel pochissimo tempo a disposizione infastiditi oltretutto da tantissimi fattori esterni.
...leggi dopo...
Perché dr jeckyl e mr Hide? Perché purtroppo per noi 1uesta squadra non è pronta come vorremmo e quindi quando i minuscoli fattori che stanno in 7na partita ti sorridono allora viene fuori tutto il buono che puoi dare, quando 8nvece si rompe quest9 leggero equilibrio anche ciò che sembra semplice e scontato diventa un problema insormontabile.
...leggi dopo...
Cose che pur a livello agonistico amatoriale ho visto tante volte: giochi da dio una partita contro un avversario forte e poi quella dopo perdi contro uno mediocre.

Ok, questi sono i punti su cui non mi trovo d'accordo. Mi spiego meglio.
Io potrei capire il tuo discorso se proviamo a giocare ma sbagliamo l'esecuzione, quindi per esempio concedendo tante palle perse a causa di passaggi sbagliati e intercettati.
Potrei capire il tuo discorso se succede che spesso e volentieri succede che il portatore di palla si trova a dover temporeggiare per diversi secondi e poi arrangiarsi perché vede che i compagni pur eseguendo determinati movimenti provati in allenamento non riescono a smarcarsi oppure ad ottenere dei buoni mismatch.
Potrei capire il tuo discorso se comunque giocando bene perdi perché non te ne entra neanche una per sbaglio.
Seppur a fatica, potrei capire che una volta ogni tanto un giocatore (di solito quello più forte della squadra) per frustrazione si mette a giocare da solo... primo esempio mi viene in mente è Lebron nelle sue giornate di puro mufloneggiamento.

Tutte cose che quando giocavo mi sono capitate, come esattamente il contrario dove magari giocavamo da schifo
ma entrava tutto. Oppure dove magari uscivano fuori dei possessi gestiti da manuale senza averli mai provati in allenamento.

Però io sto principalmente contestando tutti quei possessi dove il portatore di palla supera la linea di metà campo e con svariati secondi sul cronometro cerca sin da subito la finalizzazione personale senza nemmeno provare a far girare la palla. Tutti quei possessi frenetici dove il tiro viene rilasciato con mano del difensore in faccia e 16 secondi sul cronometro dopo che ne hai impiegati 7 per passare la metacampo...
Questi non sono schemi di allenamento, o almeno me lo auguro.

E quando parlo di Dr.Jekyll e Mr.Hyde è perché ci sono frangenti dove si vede palesemente che la squadra prova a giocare mentre ce ne sono altri dove più possessi consecutivi vengono gestiti nel modo che sto criticando... che secondo me è l'esatto contrario di "provare a giocare".


Ho scritto in rosso per risponderti ;)




In una situazione ideale dovrebbe succedere quello che dici tu, però in una situazione reale subentra Lego e il carattere dei giocatori: quando nel cervello si insinua il dubbio che il gioco collettivo o la bravura di qualche compagno non basteranno involontariamente prima e volontariamente poi finisci a fare quello che ti dice l'istinto, anche se in quel momento credi di eseguire al meglio perdi la retta via.
È come una valanga: uno fa un errore piccolo e unaltro nel tentativo di rimediare ne fa uno più grande e così via.

Io ho giocato in uno sport di nicchia e neanche al livello massimo però la pressione durante una finale nazionale ho visto spesso fare scherzi del genere, figuriamoci a quel livello.


09/08/2020, 9:28
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Zafferano ha scritto:
In una situazione ideale dovrebbe succedere quello che dici tu, però in una situazione reale subentra Lego e il carattere dei giocatori: quando nel cervello si insinua il dubbio che il gioco collettivo o la bravura di qualche compagno non basteranno involontariamente prima e volontariamente poi finisci a fare quello che ti dice l'istinto, anche se in quel momento credi di eseguire al meglio perdi la retta via.
È come una valanga: uno fa un errore piccolo e unaltro nel tentativo di rimediare ne fa uno più grande e così via.

Io ho giocato in uno sport di nicchia e neanche al livello massimo però la pressione durante una finale nazionale ho visto spesso fare scherzi del genere, figuriamoci a quel livello.


Però proprio per questo motivo fuori dal campo a osservare la partita c'è un allenatore che da indicazione e usa i timeout a disposizione per dare la sveglia e dettare il copione.
Comunque dall'altro canto posso benissimo capire quello che intendi, ovvero che una squadra vada completamente nel pallone e ognuno gioca d'istinto perché non ragiona più.

Però secondo me in questo caso stiamo parlando di professionisti NBA, insomma l'élite della élite in assoluto e di partite di regular season, ovvero partite in una stagione lunghissima di 82 dove sono concessi dei passi falsi e dove la pressione non è che sia proprio alle stelle.

Per quanto riguarda il discorso sulla possibilità che nel giocatore possa insinuarsi il dubbio che gli schemi o i compagni di squadra non siano all'altezza... beh quello è un problema e spero che nessuno dei nostri abbia questo dubbio, ma dubito perché di solito queste cose vengono chiarite subito in spogliatoio anche a suon di stracci in faccia.


09/08/2020, 9:44
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Unselfish ha scritto:
... come ti potrà confermare il Coach, spesso e volentieri gli "allenatori" (da me per esempio era un dopolavorista con la passione per il basket) si dilettano a fare allenamenti antiquati dell'anteguerra... tanto lavoro atletico, tanti scivolamenti difensivi, la treccia, lavoro sul piede perno, palleggio e varianti, tiri liberi, tagliafuori, difesa a zona, difesa a uomo e poco altro.[/color]


E' un discorso molto articolato e complesso ma semplificando molto, oggi una gran parte degli allenatori non hanno coscienza di ciò che fanno, al punto che se facessero allenamenti con i metodi degli anni '50 potremmo davvero dirci fortunati.
Più passano gli anni più la situazione peggiora.
Troppi allenatori e pochissimi istruttori, questo è forse il problema principale.
Giusto per riprendere il tuo esempio, oggi pochi allenatori si preoccupano del lavoro atletico, degli scivolamenti difensivi, dell'uso del piede perno, del palleggio e del tagliafuori.
Pertanto il dopolavorista appassionato che ti ha allenato, oggi potrebbe probabilmente insegnare alle nuove generazioni di allenatori.
Purtroppo non ci siamo per nulla.
Oggi si insegna la tattica senza insegnare la tecnica.
La tecnica dipende dalla costante ripetizione di gesti esatti, pertanto se sbagli e nessuno ti corregge, impari a sbagliare.
La tattica viceversa si può imparare attraverso gli errori.
Il basket giovanile italiano è morto.


09/08/2020, 22:06
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Con Toronto abbiamo giocato bene.
Diciamo che Toronto ha approcciato male la partita, questo è certo, ma noi possiamo solo controllare il nostro comportamento in campo e va detto che tutto sommato abbiamo giocato sprazzi di buon basket.
Onestamente però non trovo logico forzare i tiri invece di cercare la soluzione a più alta percentuale di realizzazione.
Vedremo con i Magic se è stato un lampo nella notte o se siamo su una strada di crescita.
Può darsi che nelle partite precedenti fossimo appesantiti da un carico di lavoro fisico utile a prepararci per i playoffs.
Spero che i dubbi da me espressi su Stevens siano pesanti cantonate.
Vedremo.
Giustamente i conti si fanno alla fine. ;)


09/08/2020, 22:14
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Maravich ha scritto:
Il basket giovanile italiano è morto.


Non so se sia morto, per quello che sento ha perso molto il lato tecnico, come dici tu.

Ma ho come l'impressione che in molti sport si siano perse un un sacco di sfaccettature tecniche.


09/08/2020, 22:33
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Matteo81X ha scritto:
Maravich ha scritto:
Il basket giovanile italiano è morto.


Non so se sia morto, per quello che sento ha perso molto il lato tecnico, come dici tu.

Ma ho come l'impressione che in molti sport si siano perse un un sacco di sfaccettature tecniche.


Uno degli aspetti più drammatici è che se senti gli allenatori del settore squadre nazionali, sono entusiasti per il livello delle nostre compagini nazionali giovanili che vincono i campionati europei, sia a livello maschile che femminile.
Quello che non dicono è che le nostre nazionali giovanili giocano come squadre senior, super preparate tatticamente rispetto alle altre avversarie, giustamente focalizzate sulla crescita dei giocatori e non sulla vittoria di campionati europei giovanili.
Tutti allenatori molto attenti a mantenere il posto di lavoro ma totalmente assenti in merito alla crescita dei giocatori.
Se pensi ad un giocatore che inizia a 8 anni e finisce le giovanili a 19 anni, il percorso è grosso modo questo:

Minibasket dagli 8 agli 11 anni.
Giochi e giochini senza un minimo di attinenza con il basket.
"I fondamentali da usare come strumento" non vengono insegnati e fino a prova contraria far rimbalzare la palla non è palleggiare, lanciarla verso il canestro non è tirare e lanciarla verso un compagno non è passare.

Basket giovanile dai 12 ai 15 anni (nel migliore dei casi)
Se sei fortunato e hai un allenatore con un minimo di coscienza, ti insegna qualche fondamentale.
Nella maggiore parte dei casi impari 2 o 3 schemi e un paio di zone press.

Basket senior dai 16 ai 19 anni.
Qui si fanno quasi solo allenamenti che riproducono situazioni di gioco, provando schemi su schemi e imparando a aiutare, cambiare e ruotare sistematicamente in difesa.

Il 65% dei giovani talenti che finiscono nelle compagini giovanili di squadre di Serie A, smettono prima di aver concluso il settore giovanile (studio del 2017).

Potrei andare avanti a lungo a raccontare i problemi e i difetti radicati nel basket italiano ma mi fermo qui per non annoiarvi.

Meglio parlare dei Celtics.


09/08/2020, 23:14
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Guarda io su quanto riguarda la "scuola basket" posso solo riportarti cose sentite da gente che un pochino ne capisce e mi è stato detto che anche da noi i lunghi hanno perso molto del loro repertorio, perché molte cose non vengono più insegnate.

Non ho capito se lo so fa perché si tende ad insegnare cose più facili tecnicamente.


10/08/2020, 14:43
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Messaggio Re: [2019/2020] Boston CELTICS @ Toronto Raptors #69
Matteo81X ha scritto:
Guarda io su quanto riguarda la "scuola basket" posso solo riportarti cose sentite da gente che un pochino ne capisce e mi è stato detto che anche da noi i lunghi hanno perso molto del loro repertorio, perché molte cose non vengono più insegnate.

Non ho capito se lo si fa perché si tende ad insegnare cose più facili tecnicamente.


A mio parere il tentativo di fornire ai lunghi gli skills tipici degli esterni è stata per anni l'ossessione e il mantra di tanti (troppi a dirla tutta) allenatori.

E' venuta a mancare completamente la capacità di insegnare i movimenti vicino a canestro.
Questi insegnamenti non sono stati trasmessi a tutta una generazione di giovani allenatori e questi a loro volta non sono oggi in grado di trasmettere nulla ai prossimi.

La scuola tecnica italiana oggi è davvero povera di contenuti.

Io credo che sia opportuno insegnare i movimenti vicino a canestro a tutti i giocatori, indipendentemente dalla taglia fisica.


10/08/2020, 15:07
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