Re: [2016/....] Jaylen Brown #7
MarcUs ha scritto:
qualcuno la interpreta così, l'ho letto anche io
ma la stragrande maggioranza pensa che stia per "Naaaah" questa cosa non succede ...
Però intanto, Big Babi, mi hai messo addosso l'inquietudine...
e c'è un altro saspetto che mi inquieta anche se la trade non andasse mai in porto, che è poi il timore di tanti altri, e cioè che Jaylen d'ora in avanti, si senta un pezzo da trade...
Credo che ogni giocatore NBA abbia un approccio estremamente professionale e soprattutto pragmatico verso il proprio lavoro.
La maglia e l'appartenenza ad un gruppo è avvertita in maniera molto soggettiva e ogni giocatore ha un proprio codice.
Penso a Lillard, un autentico campione, che poteva andare ovunque a giocarsi le sue ultime chances di vincere un titolo, potendo comunque contare su un contratto stratosferico che gli sarebbe stato garantito.
Ha scelto di rimanere a Portland e ho ammirato tantissimo il campione per questa sua decisione.
Decisamente uno dei miei campioni preferiti.
Noi tifosi ovviamente abbiamo in mente solo la maglia e gli interessi della squadra, dove il senso di appartenenza di un giocatore alla nostra squadra del cuore è a dir poco vacillante secondo l'opportunità del caso.
Un giocatore se ne va perché va a prendere il doppio dei soldi e sappiamo criticarlo aspramente...
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Un altro giocatore se ne va e a noi sta bene così perché era necessario liberarsene...
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Un altro giocatore rimane e ci chiediamo per quale motivo sia rimasto... Carsen Edwards
Se se ne andasse
ci sarebbero moti insurrezionisti e rivolte di popolo.
Eppure tutti e 4 i giocatori indossavano o indossano ancora la maglia Celtics.
Mischiamo romanticismo e pragmatismo senza soluzione di continuità, dimostrando assolutamente poca coerenza... ma giustamente, siamo tifosi.
Preferisco il coerente pragmatismo dei giocatori, degli agenti, dei proprietari e degli allenatori, perché definisce un codice di comportamento unico e accettato da tutti.
I giocatori NBA sono professionisti e Brown non fa eccezione, sebbene si sia distinto per la personalità, decisamente spiccata e forse per una sua maggiore sensibilità a certi aspetti, sa di essere parte di un circolo elitario, assoggettato a regole universalmente accettate.
Se rimarrà, non ho dubbi sul fatto che continuerà ad essere il serio e motivato professionista che è stato finora.