Bobby Manning: #Celtics will go another year without a captain, says. “We have 17 captains.”

FATELO TACERE

Leggo da vari commenti in questo forum e non solo che Joe ha decisamente meno sostenitori rispetto agli allenatori che lo hanno preceduto.

Personalmente ritengo abbastanza evidente che il piano A di questa squadra sia uno dei migliori se non il migliore in NBA, il grasso problema è che di fatto non vedo un piano B.

Non so quanta colpa sia dell'allenatore e quanta della dirigenza però la cosa un po' mi preoccupa.

Voi cosa ne pensate?

Per quel poco che so di strategie aziendali ad un certo livello, do per certo che il Piano B ci sia almeno nella testa di chi dovrebbe provvedervi e trovo normale che non si debba vedere. Che poi sia in grado di funzionare è altra storia. D'altronde, si sa, ciò vale pure per il piano A. Come diceva un mio professore, le certezze non sono di questa terra e chi crede d'averle, non s'accorge di non star coi piedi in terra.

Scusami ma non capisco cosa intendi per piano A e B.

Per quello che ho visto io mi sembra che l'idea di questa squadra sia il fare girare uomini e palla al fine di trovare un uomo libero sul perimetro e tirare e se gli avversari al fine di evitare di lasciare qualcuno libero portano anche il lungo fuori dal pitturato si va al ferro.

Questo intendo per piano A

Sai..Mazzulla resta un beato mistero...perchè è uno di quei personaggi che non si riesce bene a capire cosa sia; mi sembra di ricordare le situazioni che avvenivano nel calcio anni fa quando un fresco ex giocatore veniva chiamato ad allenare una squadra ed ovviamente almeno all'inizio dava l'impressione di brancolare nel buio non avendo la minima esperienza. Solo che Joe ormai allena da 100 partite e ci troviamo ancora nella situazione di capire, non se ci piaccia o no come allenatore, ma se ha capito di fare l'allenatore.
Le sue dichiarazioni nel aver deciso di lasciare alla Squadra moltissime autodecisioni e la gestione di fatto delle partite ci fanno restare poco sereni: il non chiamare mai nei momenti topici delle partite un TO , strumento spesso decisivo per uscire da un tunnel negativo, è un'altro dei modi di Mazzulla di non essere Coach!
Questa Squadra, con il suo straordinario quintetto è di fatto senza organizzazione di gioco, o meglio l'organizzazione è lasciata alle lune dei giocatori: quando le cose non girano fino ad ora non abbiamo mai visto la mano dell'allenatore nel cercare di inventarsi qualcosa...tutto è lasciato all'estro dei giocatori!
Che non fossimo allenati da Spoelstra o Popovic lo avevamo capito, ma che di fatto non avessimo neanche un figura del tipico allenatore sinceramente chi lo pensava!!!

Ah ecco, adesso ho capito cosa intendi e sono d'accordo perrché sicuramente il piano A per mazzulla è ottenere un tiro da 3 punti.
Le soluzioni interne sono piano B, ma sempre funzionali al piano A, nel senso che far chiudere la difesa vuol dire "tenere aperta la scatola", quindi sempre lì siamo.
E' un basket rudimentale, da campetto, ma con questi interpreti in RS i numeri sono lì da vedere...

ma io mi chiedo...stevens, proprietà....che senso ha sprecare questa squadra con un elemento del genere?

John Karalis: Mazzulla relayed a story of his dad playing in Chile in a game were they needed to win by 6 because of point differential. They were up 2 at the end and scored on their own basket to force overtime. He didn’t tell us if they won by 6
– via Twitter John_Karalis

“You gotta give Joe an A — he’s inspirational,” Grousbeck said. “Joe is just a guy that you can just instinctively, when you meet him and spend time with him, I would imagine as a player if he’s coaching you, you would feel like you want to make him proud of you. He’s one of those guys where his opinion counts. He’s very honest and open about how he feels and why he feels that way. You want to be on the good side of that as a player.”
– via Souichi Terada @ Booth Newspapers

Perfetto.
A posto.

Un articolo di The Athletic "How Celtics set the standard for NBA defensive innovation: Zones, ‘peel switching’ and high IQ"

Un po' troppo tecnico per me...ma alla fine dice di individuare alcune innovazioni inserite nelle tipologie di difesa dal nostro Intrepido .

Mi farebbe piacere avere un commento da chi ne capisce . Sgualdrine escluse per ovvia parzialità.


https://theathletic.com/5194513/2024/01/11/boston-celtics-defense-strategy-peel-switching/?source=freedailyemail&campaign=601983

Ti faccio un sunto, ma posso un poco orgogliosamente dire che fra noi tante di queste cose ce le eravamo già dette?

Ora che il pavone ha aperto la coda, il sunto: abbandonato definitivamente il sistema Udoka basato sui cambi sistematici, col passsare della stagione, è andato progressivamente aumentando l'uso della zona.
Da un iniziale 2-3 con pendolamento del lungo, si è progressivamente passati ad un 2-1-2 in cui accade che Holiday vada a sostituire il lungo al centro.
Numeri alla mano pare che questa difesa sia estremamente redditiva e che lo sia soprattutto come arma tattica diversiva per alcuni minuti a gara.

La vera chicca che io non avevo notato è il cosiddetto peel ossia una manovra ad personam che da noi sembra eserciti il solo White che ha la libertà di svicciare sul rollante anche se non coinvolto in un p&r mandando il difensore bloccato sulla linea del terzo uomo che "appare" libero.

Ah, tutto questo lo fai ai Celtics dove hai una attitudine difensiva dei singoli spaventosamente sopra media perché altrimenti genereresti opener a raffica, miscommunication e gente libera sotto canestro indisturbata.
Va detto.

Come va detto che la gran parte del tempo la passiamo a uomo con scelta individuale se passare davanti o dietro al blocco, quindi non esattamente una rivoluzione, però, se questa era la domanda, si c'è vita sul pianeta mazzulla oppure, a uso e consumo vedovile, allora le badanti a qualcosa servono.