Non conosco il tizio in questione e non so quanto sia affidabile questo rumor, ma direi... ma magari

ma non so sinceramente se ci sono i tempi tecnici per fare quanto scritto in questo tweet... vedrem

E' uno degli insider più "famosi" e con tante fonti all'interno della lega. Potrebbe anche essere plausibile anche se i giocatori e la loro associazione, mi sembravano orientati verso un inizio a gennaio (il 18 era indicata come data, il Martin Luther King Day) e si sa, senza giocatori fai fatica a giocare. Ma tutto può essere, vediamo le razioni dei giocatori prima di capire se è fattibile o meno. Certo è che la NBA a Natale è un appuntamento al quale Silver non credo rinunci con facilità.

C'è da dire che sono molto indietro le squadre: c'è ancora da fare un draft (18 novembre), una sessione di mercato, il training camp, etc... fare tutto in meno di due mesi, mi sembra una visione fin troppo ottimista, ma restiamo alla finestra.

Ricordiamoci anche che..... una bolla dove completare la stagione sembrava ancora più irrealizzabile come soluzione, mentre invece non è poi andata così male.

Infatti tutto può essere, se c'è la volontà di tutti, le ipotesi diventano realtà. Però in questo caso mi sembra che non tutti abbiano la voglia di iniziare a dicembre, magari mi sbaglio. La stagione sarà intensa, non so come faranno a giocare da gennaio a giugno 72 (?!?) partite + playoff e poi prepararsi per le olimpiadi di Tokyo, forse andranno ai giochi solo quelli eliminati al primo turno, non saprei.

Poi stiamo ragionando senza sapere nulla dell'evoluzione della pandemia, c'è anche quello da tenere in considerazione.

Certo, di cose da considerare ce ne sono un sacco.
Ciò detto, nemmeno prima della bolla sembravano tutti d'accordo, anzi, le voci contrarie erano tante....

Ah sì è verissimo, non credo che esista una sola decisione al mondo condivisa al 100% e questo l'ho scoperto quando qualcuno si è opposto alla mia esternazione stasera pizza? Insomma ne esiste di gente strana in giro.

Certo che ne conosci di gente strana

A VOLTE RITORNANO

Ogni tanto si torna a sentir parlare di DMC e come spesso è avvenuto in passato, non positivamente.
Tra lui e Karl sono letteralmente volati gli stracci.
Preferisco dare credito all'allenatore... a pelle... ma forse le mie sensazioni sono guidate dalla forte antipatia che mi ha sempre ispirato il giocatore.
In ogni caso, spero di non vederlo mai con la nostra maglia.

https://www.nbareligion.com/2020/10/25/ ... orge-karl/

BASKET EUROPEO E BASKET NBA

Poiché il basket italiano è sostanzialmente fermo, sono tornate in voga le riunioni su Zoom.
Ieri sera siamo tornati ad analizzare il pick and roll per come viene utilizzato dagli Heat.
In passato lo avevamo già visto e si voleva discutere della necessità o meno di contatto sul blocco.
Sono stati presi in esame una ventina di esempi, nei quali i bloccanti erano quasi sempre Adebayo o Olynyk.
Sono emerse le seguenti considerazioni.
Il blocco si tiene fino al contatto se il Pick and roll si sviluppa in spazi (e tempi) ristretti.
Con spazi più ampi, appena il difensore spostando i piedi rinuncia alla miglior direzione possibile per rimanere tra la palla e il canestro, il bloccante fa "slip" a canestro perché di fatto si sta giocando un 5c4.
Gli Heat giocano in PnR usando anche gli stagger, in una collaborazione a 3 decisamente interessante da vedere.
Disporre di lunghi che tirano da 3 punti o che da fuori possono attaccare il ferro anche marcati da dei piccoli, possibilmente avendo i tempi del passaggio, è un vantaggio che oggi tutti cercano.
La lettura classica sul pick and roll centrale è quella fatta sul difensore del bloccante che si stacca di un paio di metri per chiudere le penetrazioni del piccolo che sfrutta il blocco.
Il bloccante finta il blocco, si apre e riceve con grande vantaggio sul suo avversario.
Avere un lungo che tira da 3 ecco perché avvantaggia i piccoli.
Trinchieri ci ha viceversa mostrato come fa giocare Mosley nel Partizan, dove con i blocchi si cerca ancora il vantaggio fisico in termini di spazio, spesso ricorrendo al riblocco, soprattutto sul cambio difensivo e sulla difesa di contenimento.
Erano tutti d'accordo nel sostenere che il basket europeo è di gran lunga più fisico dove quello NBA è più atletico.
Questo perché in NBA si devono ridurre gli infortuni delle stelle, si devono allungare le carriere, si deve vendere un prodotto come priorità rispetto alla vittoria nella partita, soprattutto in regular season.
Io sono d'accordo su questi punti ma è anche vero che in NBA, anche per un metro arbitrale assurdo, un vantaggio di pochi centimetri guadagnato con il pick and roll comporta un tiro immarcabile per la difesa.

Daryl Morey a Philadelphia... con il placet di Doc Rivers.
Perché essere felici se si può soffrire?

e contemporaneamente Houston annuncia il nuovo allenatore, l'esordiente Stephen Silas

francamente mi sembrano due franchigie in pieno panico che annaspano come pesci nella rete tentando di cambiare il cambiabile e sperando di pescare il jolly

aggiungo che pare che al valzer dei disperati si uniscano pure i cervi:

a Indianapolis è arrivato un camion di pop corn perché pare che sia i cervi che i sixers siano intenzionati ad assicurarsi le prestazioni di Oladipo come rispettivo terzo violino

Recentemente, parlando con un allenatore italiano di A1, sento sostenere che oggi:

1. il Campionato NCAA è un campionato valido da un punto di vista competitivo.

2. i College non preparano più i giocatori per il basket professionistico.

3. il basket NBA è il top per atletismo ma il basket in Eurolega è molto più fisico.

"Sono completamente d'accordo a metà"

Sul 2° punto sono in totale disaccordo, considerando anche che eventuali lacune di giocatori in uscita dal College dopo uno o due anni sono più che comprensibili e non attribuibili a diminuite capacità formative degli allenatori statunitensi.

Affermare una cosa del genere quando gli americani provenienti dalla NCAA in Italia non entrerebbero nemmeno in un ipotetico terzo giro al Draft mi fa pensare che certe affermazioni siano davvero campate per aria e senza alcun fondamento.

I nostri allenatori di Serie A1, Lega 2 e B, (da Vandoni a Messina) dovrebbero solo vergognarsi in massa, chinare il capo e cospargersi di cenere per come riescono a non valorizzare i giocatori giovani e a bruciarli tutti.

Invece di individuare difetti nel basket statunitense, guardassero nelle loro palestre i giovani marcire in panchina, privati di un contesto agonistico e di qualsiasi tipo di sviluppo per anni.

E poi sputano sentenze e pontificano pure...

e infine riempiono le squadre di Americani che vengono scartati dalla NBA e dalla G-League.

Secondo me cmq i nostri sono meno valutati di altri perché sono meno personaggi, sproloquiano meno al di fuori del contesto basket e non giocano continuamente a chi ce l'ha più duro.

Per quanto riguarda i Lakers nonostante la logica e le regole imporrebbero parecchie difficoltà ad allestire una squadra per la stagione prossima essendoci di mezzo lbj sicuramente imbastiranno una squadra pericolosa