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NCAA 
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Messaggio Re: NCAA
Dopo una sconfitta per 77-74 contro Wake Forest nel torneo ACC , Syracuse ha annunciato che il leggendario coach Jim Boeheim sarà sostituito dall'allenatore associato Adrian Autry.

Questa è la fine di una relazione che durava da 60 anni. Giocatore, vice allenatore e allenatore capo.

Boeheim non è stato citato nel comunicato stampa di Syracuse che annunciava il trasferimento. Gli è stato chiesto del suo potenziale ritiro dopo la partita di mercoledì e ha ripetutamente detto ai giornalisti che la decisione spetta a Syracuse.

"Questo dipende dall'università", ha detto Boeheim quando gli è stato chiesto se andrà in pensione.

Boeheim, a 78 anni, stava uscendo dalla sua seconda stagione consecutiva senza un'offerta per il torneo NCAA, la sua terza nelle ultime quattro, può capitare anche ai migliori.
E Boeheim è uno dei migliori di sempre!
Già introdotto nella Hall of Fame, non è soltanto un'istituzione della Syracuse University, avendo allenato la squadra per 47 anni, ma anche uno dei più grandi e vincenti allenatori del college basket con 1.015 vittorie (dietro solo alle 1.202 di Krzyzewski), vantando 35 presenze nei tornei NCAA, cinque Final Four e il campionato nazionale del 2003 con Carmelo Anthony.

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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“
Bill Russell #6




09/03/2023, 8:20
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Messaggio Re: NCAA
Patrick Ewing è stato licenziato come capo allenatore a Georgetown.
Ewing, il leggendario centro che fu un giocatore per Georgetown e che in NBA ha avuto una carriera da Hall of Famer, ha chiuso male l'ennesima deludente stagione, la sesta, come allenatore della sua alma mater.
Gli Hoyas sono stati eliminati da Villanova 80-48 nel primo round del torneo Big East al Madison Square Garden, arrivando a un record di 7-25 nell'anno.
Per la seconda stagione consecutiva Ewing non è riuscito a ottenere 10 vittorie.

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10/03/2023, 8:24
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Messaggio Re: NCAA
Georgetown, St. John's, Texas Tech sono tre storici atenei in cerca di un head coach. E pare si siano rivolte allo stesso uomo,
Secondo più fonti, Dan Wetzel credo sia stao il primo, il candidato più serio è una nostra vecchia conoscenza. Maledetto da me quanto pochi altri mortali. Si tratterebbe di Mr "da quella porta non passerà Larry Bird".
Ovvero, Rick Pitino.
Settanta anni compiuti e scagionato da ogni illecito, sta tornando.
Sta tornando al livello più alto.
Perchè in realtà se n'è andato a malapena dopo che l'Università di Louisville lo ha licenziato nel 2017 a seguito delle accuse della NCAA. Pitino ha allenato per un periodo in Grecia e poi tre anni fa è subentrato allo Iona College della Metro Atlantic Athletic Conference. Ha fatto le NCAA il suo primo anno e ha vinto 50 partite negli ultimi due anni. I Gaels (26-7) hanno vinto venerdì nelle semifinali del MAAC e potrebbero ancora passare al torneo maschile NCAA.
A livello universitario Pitino è un'iradiddio.

Il suo record in carriera è un impressionante 709-289 (.710), con un' unica stagione perdente in quasi quaranta anni che è arrivata con gli Eagles alla Boston University nel lontano 1980-81.

È l'unico allenatore nella storia della Divisione I a guidare due diverse scuole a un campionato NCAA (Kentucky 1996, Louisville 2013).

È anche uno dei due soli allenatori (l'altro è John Calipari) nella storia della Divisione I a guidare tre diverse scuole alle Final Four (Louisville tre volte, Kentucky due volte e Providence una volta, nel 1987).

St. John's gli offre la possibilità di rimanere nella sua amata New York City e ripristinare un programma di grande storia e reputazione (come dimenticare Lou Carnesecca). È quello che probabilmente ha più senso. E insomma, un paisà a St.Johns farebbe tanto Little Italy...

Georgetown ha un enorme potenziale e, come St. John's, riporterebbe Pitino nel Big East dove ha sempre amato allenare. L'ateneo viene da 2 stagioni pessime e difficilmente uno come lui non porterebbe un immediato miglioramento.

Si dice che il Texas Tech sia pronto a fare un'enorme offerta in denaro e la possibilità di competere nel Big 12, che è attualmente la migliore conferenza di basket del paese. Ma a naso non penso che Pitino abbia voglia di andare fin lì...

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11/03/2023, 9:10
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Messaggio Re: NCAA
MarcUs ha scritto:
“Lock him up, lock him up!,”
“Lock him up, lock him up!,”
"incarceratelo! incarceratelo!"

Non cantavano altro i tifosi dei Gamecocks del South Carolina tutte le volte che Brandon Miller toccava la palla l'altra sera. L'ala della Alabama University Brandon Miller è sceso in campo mercoledì contro South Carolina. E ha giocato una grande partita. 41 punti e la vittoria. Il record in carriera di punti e il tiro vincente nella vittoria ai supplementari.

Ma solo poche ore prima era finito sotto i riflettori delle indagini per un omicidio. L'omicidio di Jamea Harris.
Il 21 febbraio 2023, un agente di polizia ha testimoniato che Brandon Miller avrebbe portato un'arma da fuoco al compagno di squadra Darius Miles e che quella pistola è stata utilizzata nella sparatoria mortale della 23enne Jamea Jonae Harris a Tuscaloosa all'inizio di quest'anno.
Jamea Harris era una ragazza di 23 anni madre di un bimbo di 5 anni, di nome Kaine.
Jamea Harris era in auto a Tuscaloosa, Birmingham, e aspettava del cibo che aveva ordinato in un takeaway, era lì con il suo fidanzato e un cugino che studia all'università dell'Alabama, erano nei paraggi del campus, quando un gruppo di ragazzi si sarebbe avvicinato alla macchina cercando un approccio, rifiutato. Qualche parola di troppo e poi l'alterco verbale che trascende in sparatoria. La macchina che tenta la fuga, rispondendo al fuoco e gli spari che la colgono.
Jamea Harris è morta all'istante colpita da un proiettile.

Il ragazzo che ha premuto il grilletto è Michael Lynn Davis e il ragazzo che immediatamente è stato incriminato con lui è Darius Miles, guardia di Alabama, proprietario della pistola. Ma quella pistola era nella macchina di Brandon Miller.
Secondo l'avvocato di Brandon Miller, Darius Miles aveva lasciato la pistola nel veicolo di Miller dopo che Miller aveva accompagnato Miles in un club. Mentre Miller stava tornando a prendere Miles, Miles ha mandato un messaggio a Miller, chiedendo a Miller di portare la pistola di Miles. Quando Miller è arrivato, Miles ha detto al suo amico Michael Davis che la pistola era nel veicolo. Davis ha recuperato la pistola e ha sparato all'auto su cui era Jamea Harris, mentre intanto il fidanzato di Jamea Harris ha risposto al fuoco, colpendo l'auto di Brandon Miller.

Darius Miles è stato rapidamente allontanato dall'Alabama University e deve affrontare l'accusa di omicidio capitale insieme a Michael Lynn Davis.
Brandon Miller è il capocannoniere dell'Alabama, un candidato National Player of the Year e una potenziale scelta da lotteria.

Riguardo a Brandon Miller, "non ha responsabilità, non c'è niente di cui potremmo accusarlo ", ha detto martedì l'assistente capo procuratore distrettuale di Tuscaloosa Paula Whitley. Secondo quanto riferito, ciò è dovuto alla mancanza di prove che lui sapesse per cosa sarebbe stata usata la pistola quando l'ha consegnata la notte della sparatoria.

Coach Oats di Alabama (ex coach ed ex squadra del nostro JD Davison) ha difeso il suo pupillo dicendo che "si è trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato".

Ma di sbagliato, invece, c'è tutto!
Ed è terribile che si possa liquidare così semplicemente la consegna di un'arma da fuoco, il senso della vita, la vita di una giovane madre, lei sì che era nel posto sbagliato, e quella di un bimbo, Kaine di 5 anni, che lui sì non ha proprio nessuna responsabilità e ancora non sa che la sua mamma non tornerà mai più a casa.


aggiornamento
L'ex giocatore di basket dell'Alabama Darius Miles e Michael Davis sono stati incriminati dal tribunale con l'accusa di omicidio capitale, l'accusa è confermata dagli avvocati della difesa all'Associated Press.

Brandon Miller ha continuato a giocare con la squadra numero 4 del paese che si fa strada attraverso il torneo della Southeastern Conference in vista del torneo NCAA. Miller ha segnato 18 punti e nove rimbalzi nella vittoria dei quarti di finale della SEC di stanotte contro il Mississippi State.

Informato dell'accusa formalizzata a Darius Miles, all'allenatore Nate Oats è stato chiesto se ha una politica sulle armi per la sua squadra e ha affermato che "i nostri giocatori sono tenuti a seguire la politica universitaria sulle armi da fuoco, che essenzialmente le vieta nel campus".


essenzialmente...

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11/03/2023, 9:21
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Messaggio Re: NCAA
Che storiaccia brutta brutta, tutto sbagliato dal primo momento. Quella dannata pistola che ci fa nelle mani di persone così deboli ed immature? In passato col mio amico Cam ho tante volte discusso di quanto fossero disinvolti nel rapporto con questi oggetti di morte e niente, non se ne viene a capo, hanno davvero una testa completamente malsana e deviata da anni ed anni di sbagliate relazioni.

Non va niente bene.


11/03/2023, 12:33
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Messaggio Re: NCAA
Il tabellone del torneo maschile NCAA è stato rivelato domenica con Alabama che si conferma da previsioni come testa di serie numero 1.

I Crimson Tide si sono assicurati il titolo nonostante tutte le gravissime vicende occorse e le udienze in tribunale che hanno coinvolto vari membri della squadra compresa la star Brandon Miller ( ieri votato SEC Player of the Year e considerato da molti il ​​miglior giocatore del paese).

Houston è stata annunciata come la seconda testa di serie numero 1 davanti a una squadra del Kansas che si prevedeva come potenziale testa di serie numero 1 prima di perdere nelle semifinali del torneo Big 12 contro il Texas. I Jayhawks hanno guadagnato il terzo seed numero 1 assoluto, mentre Purdue ha rivendicato l'ultimo seed numero 1 nella regione orientale come campioni dei Big Ten.

Arizona, Texas, UCLA e Marquette si sono aggiudicate il secondo seed per ognuno dei 4 quadranti.

Diverse le escluse illustri, a partire da North Carolina.

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13/03/2023, 7:23
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Messaggio Re: NCAA
habemus bracket 2023

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13/03/2023, 7:35
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Messaggio Re: NCAA
MarcUs ha scritto:
habemus bracket 2023

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Secondo te Marcus quali sono le favorite per arrivare alle final four?


13/03/2023, 8:52
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Messaggio Re: NCAA
voglio scrivere una presentazione.

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13/03/2023, 8:57
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Messaggio Re: NCAA
MarcUs ha scritto:
voglio scrivere una presentazione.

Grazie. :irish_drink:


13/03/2023, 13:25
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Messaggio Re: NCAA
deep ha scritto:
MarcUs ha scritto:
voglio scrivere una presentazione.

Grazie. :irish_drink:


:+1:


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Messaggio Re: NCAA
Inutile dire che la mia simpatia va a Purdue ed al freak Zach Edey.

:metal


13/03/2023, 14:16
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Messaggio Re: NCAA
deep ha scritto:
MarcUs ha scritto:
voglio scrivere una presentazione.

Grazie. :irish_drink:


Eccomi!

Ncaa
Dieci contender e una mina vagante


Siamo a metà marzo e nelle prossime 3 settimane prenderà corpo il più folle e appassionato torneo dentro-fuori dello sport, il torneo finale della NCAA del basket. La cosidetta March Madness.
Non sono in vena di pronostici ma ci tengo a ribadire che nelle ultime 25 stagioni (io la seguo da non meno di 30), il torneo di basket maschile NCAA è stato vinto soltanto una volta da una testa di serie che non fosse tra le prime tre.

L'unica è stata la UConn di Kemba Walker che lo ha fatto nel 2014 contro la Butler di coach Stevens.
Anche per questo motivo, Alabama, Houston, Purdue, Arizona, Kansas sono in cima ai pronostici di gran parte dei commentatori. Proverò a raccontarne il motivo. Aggiungerei -da parte mia- UCLA, non voglio trascurare habituè come Duke e Gonzaga e mi sento di avanzare la candidatura di UConn e di Marquette.


Per un motivo o per l'altro, a seguire, ho scritto qualcosa su queste 10 squadre che mi sento di mettere adesso un gradino sopra tutte e considerarle come legittime aspiranti alle Final Four e contender.
Qualche precisazione geo-metrico-grafica:
Ucla, UConn, Gonzaga e Kansas sono dallo stesso quadrante, solo una delle tre arriverà alle Final Four.
Houston ha sulla sua strada verso le Final Four Texas e Xavier (due squadre di grande livello che non metto nella mia top ten, le mie prime due escluse).
Alabama ha potenzialmente sulla sua strada la temibile Arizona, ma anche Baylor e Virginia (che non metto nella mia top ten e che vedo meno bene del solito).
Purdue è nello stesso quadrante di Marquette e di Duke.

Infine, azzardo una sorpresa. Avrò personalmente uno sguardo più che curioso appresso ai Razorbacks dell'Arkansas che hanno avuto una stagione disastrata dagli infortuni ma adesso affrontano il torneo finale con Anthony Black e Nick Smith Jr in salute. Questi due sono il backcourt più scintillante di tutto il college basketball e combinandosi all'esperienza di Devonte Davis, all'atletismo di Ricky Council IV e alla stazza di Makhi Mitchell potrebbero portare la squadra di coach Musselman ovunque. O, insomma, abbastanza oltre quello che adesso si crede. Staremo a vedere.
Loro sono la mia mina vagante. Partono contro Illinois e potrebbero avere Kansas al secondo turno.



ALABAMA
I Crimson Tide sono la testa di serie numero 1 e i legittimi favoriti alla vittoria finale per quanto siano stati costantemente al centro dell’attenzione negli ultimi 2 mesi per questioni di criminalità e meno per le straordinarie risposte sul campo. Ancor più straordinarie proprio considerando tutto quello che accadeva. Alabama ha chiuso la stagione con un record di 17W-1L in un SEC carico di talento, con l'unica sconfitta contro Tennessee all'inizio di febbraio. la compagine di coach Nate Oats è stato in testa alla classifica del basket universitario per gran parte della stagione grazie a un attacco frenetico e una difesa di prim'ordine. Difesa e contropiede rapidissimi. I Crimson Tide sono secondi nella nazione sia per percentuale di difesa effettiva dal campo che per la rapidità con cui vanno a canestro. Molto del potenziale della squadra passa da Brandon Miller, un giocatore straordinario a questo livello, candidato ad una scelta tra la 2 e la 8. Ala tuttofare con punti e rimbalzi, rapido, tecnico, le sue medie di 20 punti, 8 rimbalzi e 2 assist non raccontano nemmeno tutto il talento di un freshman che ha già più di 20 anni e ha avuto una stagione sempre in crescendo, nonostante tutto. Per dire, la sua prestazione migliore dell’anno è quella da 41 punti contro il South Carolina, 2 giorni dopo essere stato interrogato come complice di un omicidio.
Non hanno scuse per non raggiungere almeno il primo Elite Eight della scuola dal 2004.

UCLA
UCLA è stata grande. La squadra di Mick Cronin, dopo le sorprendenti Final Four conquistate due anni fa e l’uscita inattesa dal torneo NCAA dello scorso anno per mano di North Carolina, è diventata una forza quasi inarrestabile quest'anno, andando 27-4 nella stagione regolare per guadagnare la testa di serie più alta nel Pac-12. I Bruins hanno chiuso la stagione con una serie impressionante di 10 vittorie consecutive (e in particolare una vittoria dominante sul numero 8 di Arizona). Quella vittoria sui Wildcats si è rivelata costosa per i Bruins, tuttavia, poiché la guardia junior Jaylen Clark ha subito un infortunio al piede che ha messo a repentaglio il resto della sua stagione. Prima di farsi male, Clark aveva una media di 13 punti, sei rimbalzi e 2 assist a partita, ed è stato un fattore chiave nella rotazione dei Bruins. Con Clark fuori, le guardie Jamie Jaquez Jr. (leader emotivo e tecnico della compagine, autore di 17.5 punti a partita) e Tyger Campbell (12.9 punti e 4.7 assist) dovranno salire ancora di più come scorer, sperando anche che la guardia matricola Amari Bailey porti qualcosa di significativo ai Bruins. Sono curioso di vedere al livello più alto il lungo turco Adem Bona, un atleta in campo aperto incredibilmente veloce ed esplosivo, eccellente anche come difensore.
Con Clark in campo non avrei avuto dubbi nel considerarli da Final Four (e avrei scritto che sarebbe sorprendente non trovali lì), senza di lui è diverso ma Jacquez in campo e Cronin a bordo campo sanno come vincere una partita dietro l’altra.

Kansas
Kansas è la detentrice e ha una possibilità non trascurabile di ripetere la cavalcata dell'anno passato. La squadra è forte. In stagione regolare, in una Big 12 di altissimo livello hanno messo assieme un ottimo 13-5 arrivando ad un eccellente17-7 nelle partite del Quad 1. In sostanza, il gruppo di Bill Self è già stato messo a dura prova durante la stagione regolare e ne è uscito alla grande.
Il pluri-all-american Jalen Wilson (che quest’anno ha messo medie pazzesche: 20 punti e quasi 8.5 rimbalzi a gara, più 3 assist e il 36% da 3) è un’ala di 2 metri che incarna il concetto dell’all around, capace letteralmente di tutto, se lui riesce ad esprimere il suo talento non sono molti quelli che possono tenerlo. Lo affianca un freshman sorprendente come Gradey Dick, ala di oltre 2 metri, bianco e biondo, con fondamentali da guardia e 14 punti a partita che qualcuno improvvidamente paragonava al primo Bird (direi più per assonanza del surname). Loro due sono una minaccia offensiva che difficilmente si riesce a contenere e per questo motivo i Jayhawks hanno aspirazioni legittime al bis.

Purdue
La squadra prediletta da zio, quella dei Boilermakers di Purdue, per gran parte della stagione regolare è sembrata la migliore squadra della nazione, ma è sensibilmente calata di rendimento nell’ultimo mese. Dopo aver iniziato 23-1, i Boilermakers hanno perso quattro partite su sei partite prima di eliminare Wisconsin e Illinois . Cosa dovremmo aspettarci dal torneo finale?
Zach Edey è chiaramente tra i migliori giocatori universitari, il centro più dominante a questo livello, dall’alto dei sui 7 piedi e 4 pollici porta 22 punti e 13 rimbalzi a partita. È indifendibile una volta che riceve sotto ed è un muro in difesa. Qualche critico ritiene che Purdue dipenda troppo Edey, e che ci sia uno sbilanciamento rispetto all’apporto di punti e soluzioni che arrivano dalle guardie (Fletcher Loyer e Braden Smith hanno una media di punti che sommati non arrivano a quella del centro). Se coach Matt Painter ha tenuto da parte alternative al gioco sotto per Edey, questa squadra potrà avanzare fino alle Final Four e oltre.

Arizona
L'Arizona ha chiuso la stagione regolare con due sconfitte nelle ultime tre partite, ma ancora una volta ha registrato una stagione regolare fenomenale, terminando con un punteggio di 25-6. Coach Tommy Lloyd è stato capace in due anni ad Arizona di mettere assieme un record impressionante di 61 vinte e 10 perse, come nessuno mai nella conference. Per venti anni è stato primo assistente a Gonzaga, selezionatore eccellente di talenti fuori dagli states (da Olynyk a Sabonis). Predica una pallacanestro aperta, veloce, spettacolare, molto offensiva, contando su un roster multietnico che ha le sue stelle nei due lunghi titolari Tubelis e Ballo. Il mancino lituano Azuolas Tubelis (c’è in squadra anche il suo fratello gemello, Tautvilas ) è un ragazzone di 206 cm che sa giocare a pallacanestro con la maturità e la essenzialità dei grandi giocatori europei, è un grande rimbalzista, sa correre e guidare il contropiede, ha una ottima visione di gioco in campo aperto, ma sa farsi valere anche spalle a canestro col perno e le finte old school. Accanto a lui volteggia l’atletismo e la stazza del quasi settepiedi Oumar Ballo che arriva dal Mali e che dopo un anno a Gonzaga è passato ad Arizona, potente più che verticale, tempista, dai piedi discretamente rapidi e con una mano che sa metetre canestri pure dalla distanza, non soltanto inchiodate a canestro, appendendosi al ferro. Le guardie Courtney Ramey, Kerr Kriisa (estone) e Pelle Larsson (svedese) sono tutte a doppia cifra di media punti, ci sarà bisgno di un loro contributo costante (e anche sopra il livello consueto) per arrivare alle Final Four.
Hanno sulla loro strada Creighton e Baylor, due possibili sorprese, la prima in particolare è una formazione che è solo una sesta testa di serie, ma fondamentalmente è la stessa squadra che ha quasi mandato a casa Kansas (poi vincitrice del torneo) al secondo turno l'anno scorso, ed è più sana ed in forma di allora.

Gonzaga

È impossibile scrivere che il numero 9 assoluto del ranking stia vivendo un "anno negativo" dopo aver terminato la stagione regolare 26-5, ma i bulldogs di Mark Few non sono mai sembrati così dominanti come ci hanno abituato negli anni passati. A ben guardare, quattro delle cinque sconfitte della squadra sono arrivate contro squadre classificate per il torneo, quindi di tutto rispetto, e lasciando anche intendere che questa squadra è concentrata e non perde contro compagini di livello inferiore. In più hanno chiuso la stagione in crescendo con sette vittorie consecutive. E poi c’è Drew Timme. Un ragazzo che a livello NCAA domina il gioco come pochi. Quest’anno ha segnato una media di 21,1 punti a partita con 7,4 rimbalzi a gara. Lui è maturo, forte, preparato, ha leadership. Attorno non ha il talento degli ultimi anni (non c’è un Suggs e tanto meno un Holmgren a dargli manforte) ma lui è pienamente in grado di caricarsi la squadra sulle spalle e avanzare nel torneo. E chissà…

Houston

Dopo aver perso Marcus Sasser per infortunio, gli Houston Cougars sono caduti contro i Memphis Tigers nell'AAC Championship Game. Tuttavia, i Cougars hanno chiuso con un record strabiliante di 31-2 nella stagione regolare.
La squadra di coach Kelvin Sampson è capace di una difesa soffocante e di un assoluto dominio a rimbalzo, motivi per cui molti critici la pongono tra i favoriti alla vittoria del torneo. I numeri parlano chiaro. Sorprendentemente, i Cougars hanno concesso più di 71 punti solo una volta in questa stagione, chiusa con 56,5 punti concessi a partita. Il loro margine di rimbalzo è di +7,5 a partita, tra i top ten della nazione. E insomma, la difesa e i rimbalzi spesso sono le chiavi per trionfare a marzo.
Una preoccupazione per i Cougars è che non sono esattamente una squadra costruita per giocare in attacco in modo variato, sono metodici, tendono a rallentare i ritmi, e talvolta vi rimangono invischiati loro stessi.

UConn

UConn sta entrando nel torneo NCAA come una delle squadre più in voga del paese dopo aver terminato la stagione regolare con 10 vittorie consecutive. Gli Huskies, guidati da coach Dan Hurley (il fratello di Bobby che vinse due titoli a Duke da PG condottiero agli inizi degli anni novanta) sono nuovamente una squadra pericolosa, con un attacco che può surriscaldarsi in fretta e tanta passione.
Il maliano Adama Sanogo è un’ala-centro di 2 metri, robusto come una quercia secolare e con piedi più rapidi di quello che potresti pensare, è un giocatore che gioca con coraggio e abnegazione, portando 17 punti a partita, tanti rimbalzi, stoppate e difesa. Accanto a lui, Jordan Hawkins è una guardia robusta che mi ricorda Bane, almeno per efficacia al tiro, 195 cm e una media di 16,2 punti e 4,0 rimbalzi e che nelle sue ultime otto partite ha segnato una media di 20 punti tirando con il 42% da oltre l'arco su quasi 7,5 tentativi. E poi, non sono da dimenticare la guardia alta Tristen Newtown (che porta oltre 10 punti a partita) e l’ala bianca freshman, nativa dei sobborghi di Boston, Alex Karaban (che porta quasi 10 punti a partita) hanno dimostrato di poter sfruttare al massimo le loro opportunità quando Sanogo e Hawkins sono imbrigliati dalle difese avversarie. UConn giocherà la prima contro Iona di Rick Pitino. Non c’è da stare sereni.

Duke
Stagione davvero complicata da decifrare per Duke che, nel primo anno dell’era post CoachK, ha dapprima mostrato importanti cedimenti (del tutto in linea con quella che nelle prospettive doveva essere l’annata zero di una storia tutta da scrivere), per poi trovare un’amalgama vincente nell’ultimo mese e mezzo. Coach Jon Scheyer ha trovato il bandolo della matassa e i Blue Devils di Durham NC hanno chiuso la stagione regolare con una serie di nove vittorie consecutive, inclusa una potente vittoria per 62-57 contro l'odiato rivale di sempre della North Carolina Tar Heels. La notizia migliore per le loro speranze post-stagionali è che la difesa è diventata un punto forte. Hanno quindi concluso la stagione con un altro titolo ACC dopo aver battuto la Virginia University.
Fin qui tutto bene (cit).
Tuttavia, i Blue Devils non sono così profondi come la squadra dell'anno scorso e non hanno un qualcuno che possa avvicinare il talento di un Paolo Banchero. Il centro Kyle Filipowski e la guardia Jeremy Roach dovranno brillare ben oltre la consuetudine per consentire a Duke di tornare alle Final Four. Ma sarà dura. Non impossibile. Ma dura.

Marquette
Dopo aver vinto 27 partite in stagione, il titolo della stagione regolare del Big East e aver superato il Big East Tournament, Marquette entrerà nel gran ballo della March Madness con le più alte possibilità di raggiungere le Final Four da quando Dwyane Wade indossava l'uniforme. In tanti hanno trascurato questa squadra, guidata dal Big East Player of the Year nel playmaker Tyler Kolek (PG bianca con talento di condottiero e di metronomo che porta 13 punti di media, 8 assist a partita) anche dopo aver guadagnato la testa di serie numero 1. A me pare che coach Shaka Smart, che ha portato VCU da Cenerentola alle Final Four nel 2011, sia tornato ai suoi vecchi modi magistrali di coaching. I suoi Golden Eagles hanno una media di 80,4 punti a partita giocando un basket offensivo manovrato, brillante, bello. Con Kolek a dettare i ritmi Kam Jones (15 punti di media) e Olivier Maxence-Prosper (12.5 punti di media) a fare canestro. E tanta voglia di stupire ancora.

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16/03/2023, 12:15
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Messaggio Re: NCAA
Ottimo MarcUs come sempre sei " enciclopedico".
Per non far perdere questo articolo nei meandri delle discussioni del Forum l'ho appena pubblicato anche nella Sezione Approfondimenti in modo che possa sempre essere ritrovato e letto con facilità.
:clap2 :clap2 :clap2 :clap2


16/03/2023, 13:02
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Messaggio Re: NCAA
Grazie MarcUs, unico e prezioso. Mi sono tuffato sul pezzo in apnea prolungata. :heart


16/03/2023, 13:30
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