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NCAA 
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Messaggio Re: NCAA
Il nostro MarcUs ci spiega le imminenti Final Four 2021, sottolineando pregi e difetti delle quattro quadre rimaste in gara.

Ovviamente, come ha fatto anche per i precedenti turni, si lancia anche nei pronostici ipotizzando chi raggiungerà la finale. Vuoi scoprire i nomi delle possibili finaliste? Non devi far altro che leggere questo nuovo approfondimento.


03/04/2021, 18:40
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Messaggio Re: NCAA
Senza voler fare spoiler, perché magari qualcuno l'ha registrata, ma si diceva che Suggs sarebbe stato determinante? Ecco appunto... la fortuna aiuta gli audaci.


04/04/2021, 7:02
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Messaggio Re: NCAA
sì bravo. non diciamo niente.

UCLA GONZAGA è da vedere possibilmente senza sapere il risultato. SPETTACOLO

a star is born?

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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“
Bill Russell #6




04/04/2021, 7:26
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Messaggio Re: NCAA
continuo a non dire com'è andata Gonzaga UCLA ma GUARDATELA!!!!

attendo fino a stasera e poi scrivo la mia che muoio dalla voglia....

Baylor ha battuto Houston,
ha dominato!
L'uscita dal campo di Grimes in lacrime è il senso della sconfitta per i Cougars di coach Kelvin Sampson che sono scivolati via dal match non appena Gorham (il loro miglior giocatore dietro) ha avuto un problema (caviglia? Piede?) e ha iniziato visibilmente a zoppicare. a Fine primo tempo erano 45 a 20.
Per Houston era Sasser contro tutti, con Grimes eclissatosi e Gorham claudicante. La partita è diventata una sofferenza ma non un'umiliazione.
Baylor è stata travolgente, ha avuto in Butler e Mitchell i suoi condottieri, la coppia di guardie più talentuosa della nazione si è fatta trovare pronta. Perfetti! Difesa, ritmo, corsa, assist (11 per Mitchell), tiro (4-5 da 3 per Butler)
Anche Macio Teague ha fatto il suo.
Dalla panchina è stato determinante il supporto di Mayer che ha messo energia, corsa e canestri importanti nei primi 12 minuti quando la partita era ancora una partita.
Non male neanche il lungo camerunense Tchatchuoa (11 punti e 6 reb) che in finale potrebbe tornare utile (non scrivo contro chi)

per Baylor (non l'ultimo ateneo ... ) è soltanto la seconda finale e l'altra risale al 1948...

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Bill Russell #6




04/04/2021, 17:02
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Messaggio Re: NCAA
mi sa che tra la NCAA e Angelica Bella siete più attratti dalla seconda...
un poco mi spiace e un poco capisco ...

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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“
Bill Russell #6




04/04/2021, 21:04
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Messaggio Re: NCAA
MarcUs ha scritto:
continuo a non dire com'è andata Gonzaga UCLA ma GUARDATELA!!!!

Sottoscrivo in pieno, GUARDATELA!!!


04/04/2021, 21:08
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Messaggio Re: NCAA
deep ha scritto:
MarcUs ha scritto:
continuo a non dire com'è andata Gonzaga UCLA ma GUARDATELA!!!!

Sottoscrivo in pieno, GUARDATELA!!!


Scusassero...come è umano lei....ma dove si possono vedere le partite NCAA?


04/04/2021, 21:17
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Messaggio Re: NCAA
ESPN oppure le trovi...
io per la NCAA come per la NBA vado di abbonamenti a pagamento ma credo che qualcuno potrebbe darti le dritte che cerchi ...

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"L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro alla fine della partita.“
Bill Russell #6




04/04/2021, 21:21
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Messaggio Re: NCAA
Nella conferenza stampa aveva un abito celeste e una cravatta dai toni rosa, giallini, verdi, vagamente psichedelica.
A bordo campo per le partite vestiva sempre con i toni dell'ateneo, ultimamente mescolando celeste e grigio con sovrapposizioni di toni non sempre efficacissime.
La scelta delle giacche e delle cravatte non è mai stato il suo forte, un uomo di palestra, un educatore che vive col fiato sul collo dei suoi allievi, vive in tuta e polo. Quelle d'ordinanza.

Il 1 ° aprile 2021, l' account Twitter ufficiale di North Carolina Tar Heels ha twittato: "Dopo 33 anni come capo allenatore, già Hall of Famer, il nostro amato Tar Heel Roy Williams annuncia il suo ritiro. Grazie per tutto quello che hai fatto e significato per tutti coloro che giocano e adorano il basket".

L'ultima volta che aveva salutato l'università del North Carolina, lui nativo di Marion in North Carolina, era stato nel 1988 quando dopo 10 anni da assistente di coach Dean Smith era partito alla volta del Kansas con un incarico da capo allenatore. Il primo incarico da head coach di 33 di fila.
E nel frattempo però, da allora ad oggi, Roy Williams è diventato uno dei coach più gloriosi e leggendari del college basketball.
Prima come Head Coach di Kansas e poi alla testa di North Carolina ha plasmato decine di formazioni competitive e centinaia di giocatori anche poi affermatisi a livello professionistico.

Con l'ultima partita vinta questa stagione ha superato Bobby Knight.
Solo Jim Boeheim e Mike Krzyzewski hanno più partite vinte nella storia.
Lui è arrivato a 903! Superando pure il suo maestro Dean Smith...

A Kansas aveva già costruito squadre e uomini formidabili. Non era facile immaginarlo da principio. Era arrivato subito dopo l'addio di coach Larry Brown e della stella Danny Manning. Subito dopo un titolo. Era arrivato con i buoni uffici di Dean Smith, nativo del Kansas e che aveva iniziato la sua carriera proprio da assistente allenatore per i Jayhawks.
Andrà oltre ogni aspettativa.
Abbattendo record su record.
Terrà una media vittorie di oltre l'80 per cento ma non mancheranno pure le delusioni.
Ad esempio, le aspettative erano tantissime con la squadra del 1996-97 per la quale era pronosticato finalmente quel titolo già sfiorato altre volte e che neanche quell'anno arriverà. Quella squadra comprendeva i futuri giocatori NBA Paul Pierce , Jacque Vaughn , Raef LaFrentz e Scot Pollard, più Jerod Haase che adesso è capo allenatore a Stanford. Una formazione pazzesca che fu sconfitta da Arizona nella sweet16. I Wildcats di Lute Olson, che poi vinceranno il titolo quell'anno, a loro volta annoveravano una formazione eccezionale, con un gruppo formidabile di talenti guidati da Mike Bibby, e poi Miles Simon, Jason Terry, Michael Dickerson, più Bennet Davidson che era il lungo più affidabile e sarebbe passato pure da Bologna alla Virtus.

Nel 1991 era comunque arrivata la finale nazionale, al suo terzo anno. Perde però contro Duke (quella DuKe di Bobby Hurley, Christian Laettner e Grant Hill). Ancora nel 1993 Roy Williams ritorna alle final four ma non arriva in finale.
Quella finale del 1991 in termini di risultati rimarrà di fatto l'apice di un decennio indimenticabile per l'università del Kansas, un decennio che ha reso immortale Roy Williams per aver condotto la sua squadra sempre (sempre!) al torneo finale e con un record di vittorie casalinghe ineguagliato, che ci fossero Pierce e LaFraentz o che ci fosse un più modesto Mark Randall.
Un record impressionante. Un gioco. Uno stile. IL rispetto per gli avversari. La cura dei particolari. Un sorriso a bordo campo sempre pronto e abbozzato anche nelle fasi più concitate. Lo sguardo sereno di chi sa guidare un gruppo senza urlare, col buon esempio.
Ma senza mai arrivare in fondo. Intendo, in fondo in fondo. Alla vittoria finale.

Ricordo allora di aver appreso con un certo sgomento del suo passaggio a UNC nel 2000! Ma come? Va via? Gli allenatori del College Basketball tendenzialmente lavorano su progetti molto lunghi e quando portano risultati, come lui a Kansas, normalmente rimangono lì, vita natural durante.
E, invece, al ritiro di Bill Guthridge, successore di Dean Smith, arriva la BREAKING NEWS che squarcia: i media più importanti degli USA (credo fin anche Sports Illustrated e ESPN) ci raccontano che Roy Williams assumerà la carica di capo allenatore dei Tar Heels. Lo danno per certo. Già fatto!
Non è del tutto vero. Non sarà così alla fine.
Roy Williams si è detto interessato, è ovviamente lusingato, il North Carolina è casa, ma ha preso tempo e alla fine non se la sentirà di lasciare Kansas, non prima di aver completato quel impegno di vita con un titolo.
Almeno tentarci ancora.
Roy Williams è - a detta di tutti- una persona con valori importanti, uno straordinario cittadino ed educatore, chi lo conosce dice che la persona sia meglio ancora del coach, figurarsi...
North Carolina, presa quasi alla sprovvista, affida allora la panchina in tutta fretta a Matt Doherty, primo assistente di Roy Williams a Kansas proprio in quel decennio precedente e prima ancora componente della fantastica squadra dei Tar Heels dei primi anni Ottanta, quella con Michael Jordan, James Worthy e Sam Perkins che nel 1982 vincerà all'ultimo tiro la finale contro la formidabile Georgetown di Pat Ewing ed Eric Sleepy Floyd. Quando Roy Williams era assistente di Dean Smith.
Sembra il compromesso migliore. La persona giusta. Il trait d'union. Non funzionerà.
Invece, Roy Williams da parte sua riesce nell'impresa e porta Kansas di nuovo alle final four nel 2002 e nel 2003. Arriva alla finale nel 2003 e ci arriva dopo una fantastica cavalcata con una squadra che aveva il suo giocatore più rappresentativo in Kirk Hinrich e la sua anima in Nick Collison, lungo bianco, votato al sacrificio e alla difesa (maglia numero 4 ritirata dai Thunder, dopo una carriera da 5 punti e 5 rimbalzi che la dice lunga sugli intangibles di questo ragazzone dell'Iowa). Batteranno Arizona in Elite 8. Travolgeranno Marquette nelle semifinali. Per ritrovarsi di fronte a Syracuse University nella finale nazionale.
Una partita speciale per un'infinità di motivi.
Ma soprattutto perchè significa sfidare coach Jim Boeheim, altro mito vivente del college basket e pure lui ancora a caccia del suo primo titolo in carriera.
Partita punto a punto.
Partita di mosse e contromosse. A metà secondo tempo Syracuse produce uno strappo e si porta sopra di 12.
Kansas ricuce il distacco, punto dopo punto.
Collison difende fin sul portatore di palla.
Hinrich ne mette un paio da tre.
a un minuto dalla fine Syracuse 80 - Kansas 77...
Negli ultimi 15 secondi per tre volte i Jayhawks costruiscono il tiro da 3 che gli avrebbe portati all'aggancio.
All'overtime.
Niente. Uno stillicidio di emozioni.
Vinceranno, come si sa, gli Orange guidati da un freshman di nome Carmelo Anthony che è sensazionale.
Vince Boeheim.

Roy Williams saluta Kansas e, solo a quel punto, accetta la panchina di North Carolina.
E' la stagione 2003-2004 e il suo destino di coach ne sarà sovvertito definitivamente.
Dicevano non fosse un vincente... qualcuno lo aveva definito un "loser"...
Vincerà i titoli nazionali 2005, 2009, 2017. Aggiungeteci una finale del 2016 persa contro Villanova all'ultimo tiro. Aggiungeteci una semifinale persa di 20 punti proprio contro Kansas nel 2008, con una prestazione davvero pessima
Dopo la clamorosa vittoria del 2009 contro Michigan State, che di fatto era la indispensabile rivincita dopo quella cocente sconfitta in semifinale dell'anno prima :
"Tornato negli spogliatoi, mi sono fermato alla lavagna cancellabile e ho detto:
"Abbiamo iniziato con 64 squadre e dividi per due quante ne restano?
Tutti gridarono: "Trentadue!"
"Lo dividi per due quanti ne sono rimasti?"
"Sedici!"
"Dividete per due?"
"Otto!"
"Dividete per due?"
"Quattro!"
"Dividete per due?"
"Due!"
"Dividete per due?"
"Uno!"
E ho scritto un 1 grande alla lavagna. I giocatori urlavano tutti... Quando la stanza si fece silenziosa, dissi loro: "Tra cinquant'anni, quando avrete un'altra riunione nel 2059, quella notte in cui vi troverete a 72 anni, dovete ricordare una cosa, che nessun allenatore si è mai sentito più privilegiato, nessun allenatore si è mai sentito più orgoglioso di una squadra che ha gestito le cose come voi. Le avversità, gli infortuni, le aspettative degli altri. Sinceramente mi sento come l'allenatore più fortunato che abbia mai vissuto . . . Vi amo."
(Un estratto da Hard Work: A Life On and Off the Court, scritto da Roy Williams con Tim Crothers.)
Ci sarebbero poi altre storie a bizzeffe per ognuna di queste imprese, per il suo impegno sociale, per tutto. Il legame con Marvin Williams, Tyler Hansbrough, Jimmy Jackson...ma quest'anno per la trentesima volta (in 33 anni da Head Coach) è arrivato al torneo finale NCAA e ha perso al primo turno.
Capita.
A lui non era mai accaduto in 30 partecipazioni.
Così, a 70 anni ha detto basta.

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Bill Russell #6




05/04/2021, 9:46
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Messaggio Re: NCAA
Marcus di solito non vedo la NCAA ma mi hai incuriosito e ho visto la partita, bella veramente bella ne è valsa la pena per le emozioni.
Non dico altro, non voglio rovinarla a chi la deve vedere.
Grazie per il consiglio.
Cya.


05/04/2021, 10:22
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Messaggio Re: NCAA
mister3.2 ha scritto:
Marcus di solito non vedo la NCAA ma mi hai incuriosito e ho visto la partita, bella veramente bella ne è valsa la pena per le emozioni.
Non dico altro, non voglio rovinarla a chi la deve vedere.
Grazie per il consiglio.
Cya.

:hf:

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05/04/2021, 10:23
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Messaggio Re: NCAA
Anch'io l'ho vista, è stata veramente bella e appassionante ma alla fine mi ha rattristato perchè avevo preso a parteggiare per coloro che poi sono stati sconfitti.


05/04/2021, 11:31
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Messaggio Re: NCAA
cedric ha scritto:
Anch'io l'ho vista, è stata veramente bella e appassionante ma alla fine mi ha rattristato perchè avevo preso a parteggiare per coloro che poi sono stati sconfitti.

:hf:

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05/04/2021, 11:36
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Messaggio Re: NCAA
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05/04/2021, 13:46
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Iscritto il: 06/11/2018, 6:32
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Messaggio Re: NCAA
MarcUs ha scritto:
Nella conferenza stampa aveva un abito celeste e una cravatta dai toni rosa, giallini, verdi, vagamente psicadelica. La scelta delle giacche e delle cravatte non è mai stato il suo forte, un uomo di palestra, un educatore che vive col fiato sul collo dei suoi allievi, vive in tuta e polo. Quelle d'ordinanza.
Il 1 ° aprile 2021, l' account Twitter ufficiale di North Carolina Tar Heels ha twittato: "Dopo 33 anni come capo allenatore, già Hall of Famer, il nostro amato Tar Heel Roy Williams annuncia il suo ritiro. Grazie per tutto quello che hai fatto e significato per tutti coloro che giocano e adorano il basket".

L'ultima volta che aveva salutato l'università del North Carolina, lui nativo di Marion in North Carolina, era stato nel 1988 quando dopo 10 anni da assistente di coach Dean Smith era partito alla volta del Kansas con un incarico da capo allenatore. Il primo incarico da head coach di 33 di fila.
E nel frattempo, da allora ad oggi, Roy Williams è diventato uno dei coach più gloriosi e leggendari del college basketball.
Prima come Head Coach di Kansas e poi alla testa di North Carolina ha plasmato decine di formazioni competitive e centinaia di giocatori anche affermatisi a livello professionistico.

Con l'ultima partita vinta questa stagione ha superato Bobby Knight.
Solo Jim Boeheim e Mike Krzyzewski hanno più partite vinte nella storia.
Lui è arrivato a 903! Superando pure il suo maestro Dean Smith...

A Kansas ha costruito squadre e uomini formidabili. Non era facile immaginarlo da principio. Era arrivato subito dopo l'addio di coach Larry Brown e della stella Danny Manning. Subito dopo un titolo. Era arrivato con i buoni uffici di Dean Smith, nativo del Kansas e che aveva iniziato la sua carriera proprio da assistente allenatore per i Jayhawks.
Andrà oltre ogni aspettativa.
Abbattendo record su record.
Terrà una media vittorie di oltre l'80 per cento ma non mancheranno le delusioni.
Ad esempio, con la squadra del 1996-97 era pronosticato finalmente quel titolo già sfiorato che però non arriverà. Quella squadra comprendeva i futuri giocatori NBA Paul Pierce , Jacque Vaughn , Raef LaFrentz e Scot Pollard, più Jerod Haase che adesso è capo allenatore a Stanford. Una formazione pazzesca che fu sconfitta da Arizona nella sweet16. I Wildcats di Lute Olson vinceranno il titolo quell'anno e a loro volta annoveravano una formazione con un gruppo formidabile di talenti guidati da Mike Bibby, e poi Miles Simon, Jason Terry, Michael Dickerson, più Bennet Davidson che era il lungo più affidabile e sarebbe passato pure da Bologna alla Virtus.

Nel 1991 arriva alla finale nazionale, al suo terzo anno. Perde contro Duke (quella DuKe di Bobby Hurley, Christian Laettner e Grant Hill). Ancora nel 1993 Roy Williams ritorna alle final four.
Quella finale rimarrà l'apice di un decennio indimenticabile per l'università del Kansas, un decennio che ha reso immortale Roy Williams per aver condotto la sua squadra sempre (sempre!) al torneo finale e con un record di vittorie casalinghe ineguagliato, che ci fossero Pierce e LaFraentz o che ci fosse Mark Randall.
Un record impressionante. Un gioco. Uno stile. Rispetto per gli avversari. Cura dei particolari. Un sorriso a bordo campo anche nelle fasi più concitate. Lo sguardo sereno di chi sa guidare un gruppo senza urlare, col buon esempio.
Ma senza mai arrivare in fondo. Intendo, in fondo in fondo. Alla vittoria finale.

Ricordo allora di aver appreso con un certo sgomento del suo passaggio a UNC nel 2000! Ma come?
Gli allenatori del College Basketball tendenzialmente lavorano su progetti molto lunghi e quando portano risultati, come lui a Kansas, normalmente rimangono lì, vita natural durante.
E, invece, al ritiro di Bill Guthridge, successore di Dean Smith, arriva la BREAKING NEWS che squarcia: i media più importanti degli USA (credo fin anche Sports Illustrated e ESPN) ci raccontano che Roy Williams assumerà la carica di capo allenatore dei Tar Heels. Lo danno per certo. Già fatto!
Non è del tutto vero. Non sarà così alla fine.
Roy Williams si è detto interessato, è ovviamente lusingato, il North Carolina è casa, ma ha preso tempo e alla fine non se la sentirà di lasciare Kansas, non prima di aver completato quel impegno di vita con un titolo.
Almeno tentarci ancora.
Roy Williams è - a detta di tutti- una persona con valori importanti, uno straordinario cittadino ed educatore, chi lo conosce dice che la persona sia meglio ancora del coach, figurarsi...
North Carolina, presa quasi alla sprovvista, affida allora la panchina in tutta fretta a Matt Doherty, primo assistente di Roy Williams a Kansas proprio in quel decennio precedente e prima ancora componente della fantastica squadra dei Tar Heels dei primi anni Ottanta, quella con Michael Jordan, James Worthy e Sam Perkins che nel 1982 vincerà all'ultimo tiro la finale contro la formidabile Georgetown di Pat Ewing ed Eric Sleepy Floyd. Quando Roy Williams era assistente di Dean Smith.
Sembra il compromesso migliore. La persona giusta. Il trait d'union. Non funzionerà.
Invece, Roy Williams da parte sua riesce nell'impresa e porta Kansas di nuovo alle final four nel 2002 e nel 2003. Arriva alla finale nel 2003 e ci arriva dopo una fantastica cavalcata con una squadra che aveva il suo giocatore più rappresentativo in Kirk Hinrich e la sua anima in Nick Collison, lungo bianco, votato al sacrificio e alla difesa (maglia numero 4 ritirata dai Thunder, dopo una carriera da 5 punti e 5 rimbalzi che la dice lunga sugli intangibles di questo ragazzone dell'Iowa). Batteranno Arizona in Elite 8. Travolgeranno Marquette nelle semifinali. Per ritrovarsi di fronte a Syracuse University nella finale nazionale.
Una partita speciale per un'infinità di motivi.
Ma soprattutto perchè significa sfidare coach Jim Boeheim, altro mito vivente del college basket e pure lui ancora a caccia del suo primo titolo in carriera.
Partita punto a punto.
Partita di mosse e contromosse. A metà secondo tempo Syracuse produce uno strappo e si porta sopra di 12.
Kansas ricuce il discatto punto a punto.
Collison difende sul portatore di palla.
Hinrich ne mette un paio da tre.
a un minuto dalla fine Syracuse 80 - Kansas 77...
Negli ultimi 15 secondi per tre volte i Jayhawks costruiscono il tiro da 3 che gli avrebbe portati all'aggancio.
All'overtime.
Niente. Uno stillicidio di emozioni.
Vinceranno, come si sa, gli Orange guidati da un freshman di nome Carmelo Anthony.
Vince Boeheim.

Roy Williams saluta Kansas e solo a quel punto accetta la panchina di North Carolina.
E' la stagione 2003-2004 e il suo destino di coach ne sarà sovvertito definitivamente.
Dicevano non fosse un vincente... qualcuno lo aveva definito "loser"...
Vincerà i titoli nazionali 2005, 2009, 2017. Una finale del 2016 persa contro Villanova all'ultimo tiro.
Dopo la clamorosa vittoria del 2009 contro Michigan State :
"Tornato negli spogliatoi, mi sono fermato alla lavagna cancellabile e ho detto:
"Abbiamo iniziato con 64 squadre e dividi per due quante ne restano?
Tutti gridarono: "Trentadue!"
"Lo dividi per due quanti ne sono rimasti?"
"Sedici!"
"Dividere per due?"
"Otto!"
"Dividere per due?"
"Quattro!"
"Dividere per due?"
"Due!"
"Dividere per due?"
"Uno!"
E ho scritto un 1 grande alla lavagna. I giocatori urlavano tutti... Quando la stanza si fece silenziosa, dissi loro: "Tra cinquant'anni, quando avrete un'altra riunione nel 2059, quella notte in cui vi troverete a 72 anni, dovete ricordare una cosa, che nessun allenatore si è mai sentito più privilegiato, nessun allenatore si è mai sentito più orgoglioso di una squadra che ha gestito le cose come voi. Le avversità, gli infortuni, le aspettative degli altri. Sinceramente mi sento come l'allenatore più fortunato che abbia mai vissuto . . . Vi amo."
(Un estratto da Hard Work: A Life On and Off the Court, scritto da Roy Williams con Tim Crothers.)
Ci sarebbero poi altre storie a bizzeffe per ognuna di queste imprese, per il suo impegno sociale, per tutto. Il legame con Marvin Williams, Tyler Hansborough, Jimmy Jackson...ma quest'anno per la trentesima volta (in 33 anni da Head Coach) è arrivato al torneo finale NCAA e ha perso al primo turno.
Capita.
A lui non era mai accaduto in 30 partecipazioni.
Così, a 70 anni ha detto basta.

Che mondo meraviglioso quello che gravita attorno a questo fantastico sport. NCAA forse ancor di più che NBA.
Grazie MarcUs.


05/04/2021, 21:36
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