Baylor vince il suo primo titolo NCAA e lo fa con una autorità e una sicurezza impressionanti.
Dall’altra parte Gonzaga perde la sua prima partita in stagione proprio quando era la più importante.
La vittoria su UCLA spettacolare, da molti definita la partita dell’anno, del decennio, di sempre (I parossismi si sprecano) probabilmente ha lasciato una traccia. Psicologica.
Finisce 86-70
Baylor ha vinto la partita nel pitturato senza avere lunghi, il suo migliore difensore sui lunghi è Vital che forse non arriva a 195 cm, chiude con 38 a 22 a rimbalzo ( 16 a 5 quelli offensivi). Un dominio. I suoi lunghi hanno imbrigliato Timme. Le guardie che -come ho sempre scritto sono la forza di Baylor- hanno dettato i ritmi. Hanno dominato la partita in difesa e in attacco. Gonzaga ha avuto un'infinità di palle perse, di situazioni complicate.
Butler, Mitchell e Teague hanno tutti e tre giocato magnificamente nella stessa partita, cosa che forse non era mai accaduta nel torneo finale.
Baylor ha avuto un eccellente 10/23 dall’arco e per Gonzaga non c’è mai stata partita. Incredibile!
Gonzaga fino alle Final Four aveva solo che dominato le gare. Invece non ha saputo opporsi. La vittoria contro UCLA ha forse lasciato strascichi emotivi e la pressione di Baylor ha fatto il resto.
Jared Butler 22 punti con 4/9 dall’arco, e 7 assist si anche è aggiudicato il premio di most outstanding player del Torneo.
Eccellente Davion Mitchell, che ha messo una gran pressione su Jalen Suggs, pure contribuendo con 15 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Macio Teague, 19 punti per lui, e anche Adam Flagler dalla panchina con 13 punti, hanno giocato alla grande e portato un enorme contributo.
Dall'altra parte, tanti rimpianti, i 70 punti sono il punteggio più basso registrato questo anno da Gonzaga.
Drew Timme è stato contenuto dalla morsa dei difensori di Butler, Corey Kispert
non è mai andato in ritmo con il tiro. Jalen Suggs è l’unico che ha fatto il suo con 22 punti alla fine, ma quell’asciugamano sugli occhi, quando era in panchina, ci racconta di una delusione enorme. Lui con il titolo a Gonzaga sarebbe diventato immortale a 19 anni.

Fine delle trasmissioni

Cedric ti ringrazio infinitamente per i complimenti e ti chiedo di non quotare tutto il mio intervento lunghissimo (perdonate a volte mi lascio prendere) nella risposta...
Grazie ancora

Hai ragione e faccio ammenda, in realtà volevo dargli ulteriore risalto per qualcuno distratto che se l'era perso.
Riguardo alla finale, tenevo per Baylor e per Davion Mitchell: che giocatore, che energia

ecco lo sapevo, uno per scherzo dice:

al prossimo draft Ainge prenderà tale Davion Mitchell che vanta la mirabolante altezza di 6'2" (ndr misure americane)

...e... boum MVP della finale

adesso vivrò nel terrore fino al prossimo draft

ma magari...

considerato che avremo la "solita" 14 e che, secondo me, Davion Mitchell non sarà nei primi 10 chiamati, i tuoi desiderata potrebbero realizzarsi

io vorrei un 4 di ruolo, sono anni che lo dico e sono anni che arriva sempre sistematicamente tutt'altro...

il mio "ma magari" era da riferire al fatto che potrebbe andarci peggio...
avevi già lanciato la possibilità Devion Mitchell e se andassimo per un play difensore, vivace, spregiudicato... questo qui sarebbe perfetto, oltretutto quando la posta in palio era alta il suo livello di competitività si è impennato.
Giocatore che ha superato Jared Butler nella mia personalissima considerazione tra le formidabili guardie di Butler. Gran carattere.

Questo Davion mi ha impressionato. Mi è sembrato giocatore energico, forte nelle due fasi, difensore con mani rapide e buoni posizionamenti, attaccante dal buonissimo tiro dalla media e da tre, Uno-contro-uno molto efficace, se ti brucia con il primo passo arriva al ferro sempre.
Certo che se non riusciamo a prendere il 4 agognato dallo zio, uno così lo prenderei.

Ragazzi avremmo già il Pitone in quel ruolo con quelle caratteristiche.... mi volte prendere un fot***o 4 per vedere dei minuti con Tatum da 3?

Uffa, non mi fate mai contento

il prossimo martedì 9 novembre parte la stagione 2021-22 del College Basketball che ci porterà ad Aprile alle final four di New Orleans città che torna ad essere sede del più importante avvenimento sportivo mondiale (*) giusto 10 anni dopo aver visto trionfare una versione dei Wildcats di Kentucky improvvidamente considerata dai più come la compagine più talentuosa di sempre, tanto da vedere ben sei giocatori selezionati nel successivo Draft NBA 2012 Tra l'altro, fu anche la prima volta che due compagni di squadra venivano scelti con le prime due scelte, erano Anthony Davis (1° assoluto) e Michael Kidd-Gilchrist (2°); gli altri scelti furono Terrence Jones (18°), Marquis Teague (29° fratello di Jeff), Doron Lamb (42° ) e Darius Miller (46°)
Era il primo e unico titolo per Calipari.
A parte Anthony Davis nessuno dei suoi compagni ha minimamente confermato le aspettative (oddio dove l'ho già letta la parola aspettative?)
e Kidd-Gilchrist è da considerasrsi come una delle peggiori scelte alla 2 che si ricordi...

Son già trascorsi 10 anni...


Il torneo 2021-22 si annuncia entusiasmante, come al solito

Si inizia subito fortissimo: Kentucky (a proposito...) contro Duke è la partita di cartello con il nostro Paolo Bianchero che esordisce nel contesto più entusiasmante che ci sia (*), già pronosticato fenomeno e top 3 del prossimo draft, accompagnerà coach K nel suo farewell-tour

lo stesso giorno di disputa un altro match imperdibile : Kansas - Michigan state

Stay tuned

(*) opinioni del tutto personali

Com'è andato il debutto di Banchero?
Ho visto solo un paio di highlight

andato alla grande: 22 punti, 7 rimbalzi, presenza offensiva costante, gran scioltezza, non ha centrato neanche un tiro (su 3 ) dalla distanza però... è uscito per affaticamento ... devo capire...

attendevo alla prima Chet Holmgren a Gonzaga, un 7 piedi più ala che centro e sono estasiato dal suo talento... grissino bianco che sembra Fucka a 18 anni ...14 punti, 13 rimbalzi, 6 assist, 7 stoppate e 5 perse (!)

Kansas ha battuto Michigan state
Ucla ha passeggiato ...

Kevin Durant in un'intervista del 2011 per Grantland ha detto che Kevin Ollie (che ha giocato per gli Oklahoma City Thunder nel 2009-2010) "gli ha insegnato le basi" e "ha cambiato la cultura di Oklahoma City". Ha anche detto: "Kevin Ollie, è stato un punto di svolta per noi. Penso che abbia cambiato l'intera cultura di Oklahoma City. Osservavo la sua mentalità, professionalità, ogni singolo giorno. E l'abbiamo guardato tutti, e tutti volevamo essere così. Ha stravolto tutti ".

Ollie dopo aver smesso come giocatore NBA è tornato all'Alma Mater di UConn (laurea in comunicazione) dove dopo 2 stagioni da assistente del leggendario coach, già Hall of Famer, Jim Calhoun ha poi condotto sei stagioni ad allenare gli Huskies dal 2012 al 2018 e ha concluso con un record complessivo di 127-79. Soprattutto li ha portati a un fantastico titolo nazionale nel 2014.
Quindi, era assistente nel titolo del 2011 contro la Butler di Stevens. Fu la finale firmata da Kemba Walker.
Era head Coach nel 2014 contro la Kentucky di Julius Randle e guidò i suoi (tra i quali ricordo Shabazz Napier, il tedesco Giffey, il piccolo Boatright passato dall'Orlandina e Deandre Daniels, passato anche da Mantova in A2) ad una straordinaria vittoria.
Burrascosamente, Ollie è stato licenziato nel marzo 2018, con l'accusa di presunto reclutamento illegale e altre violazioni avvenute durante il suo mandato .
Tra le altre cose, Ollie è stato accusato di avere contatti inammissibili con le reclute e di fornire loro cene in lussuosi ristoranti, di organizzare telefonate e FaceTime con gli ex Huskies Ray Allen e Rudy Gay, di violare ripetutamente i limiti di reclutamento di base della NCAA e altro ancora.

Tutto come se UConn non sapesse nulla e lui agisse autonomamente sempre.
Ollie è stato sanzionato dalla NCAA a tre anni di sospensione, allo stesso tempo UConn era in sorveglianza per due anni.

Ollie ha però intentato causa a UConn e ieri ha vinto, i suoi avvocati parlano di "un totale scagionamento " per l'ex allenatore.
UConn ora deve pagare a Ollie 11,157 milioni di dollari entro 10 giorni lavorativi.

Poi, è nero, è libero, il Connecticut è nel New England...

... così per dire, volessimo mai aggiungere un pezzo da 90 al coaching staff

La Gonzaga University ha deciso di sospendere l'abbonamento dell' Hall of Famer John Stockton, uno dei suoi allievi più importanti, dopo che la ex star dei Jazz non ha rispettato ripetutamente e dopo diversi solleciti il mandato dell'obbligo di indossare la mascherina negli spazi pubblici indoor.

"solo perchè sono un personaggio pubblico famoso..." è stato il commento dell'ex spalla del postino Karl Malone

Una mente raffinata in campo non sempre è altrettanto lucida fuori dal rettangolo di gioco...
era giusto ieri che avevo sentito il mio telecronista preferito dire che Draymond Green dei GSW è tanto in gamba in campo quanto stupido fuori... Vedi amico, non è il solo!