Un finale non certo memorabile vede ancora una volta Medvedev trionfare su Sinner. Il nostro ragazzo era in palese difficoltà fisica, quella semifinale lo aveva davvero provato, anche a 21 anni si può sentire il peso della fatica. Le gambe non giravano a dovere e se questo capita proprio contro il russo, sei finito. Finisce 7-5 6-3 e per Sinner il successo a Miami è rimandato, per la seconda volta.

Ora comincia la lunga stagione sulla terra rossa e sono certo che lo rivedremo ancora a livelli molto alti.

Sinner è fortissimo ma deve ancora fare l'ulteriore step fisico e mentale per poter stabilmente giocarsi gli Slam contro quei mostri che si ritrova davanti in campo.
Complimenti comunque ragazzo per dar lustro all'Italia tutta.


Solo Deep in forma pre covid poteva dominare il campo di gioco con i suoi colpi liftati !

...e Musetti regna.

In quel di Montercarlo (sempre un 1000) si regala una splendida vittoria su Djokovic, non l'ultimo della pista, ed un quarto di finale tutto italiano contro Sinner. Trovare dei ragazzi italiani così avanti nei tornei importanti sta diventando una piacevole abitudine, che meraviglia questa primavera del tennis italiano.

Peccato per Berrettini, sempre alle prese con problemi fisici e anche gestioni non sempre attente della vita da atleta... diciamo così.

Ma pensiamo alle cose belle ed al quarto di finale più azzurro che ci sia.

Leggendo questo articolo https://www.repubblica.it/sport/tennis/2023/04/28/news/frances_tiafoe_razzismo_tennis-397932747/?ref=RHVB-BG-I314755747-P1-S3-T1 mi sono tornate in mente le dichiarazioni di che sul nostro forum aveva, da parte di alcuni, suscitato polemiche piuttosto pesanti e per certi versi, a mio parere, fuori luogo. Lungi da esprimere certezze, mi viene da pensare che davvero molte devono esser le cose che, soprattutto da qui e nella nostra condizione, fatichiamo a vedere, capire e giudicare.

Già Sirio, tematica che non è di facile risoluzione e neanche facilmente interpretabile.

Tiafoe è spesso oltre le righe, gli piace suscitare reazioni, ma di certo in questo caso credo siano parole dettate da un disagio. Il disagio di chi vive male quelle situazioni che non sono solo borderline come qualcuno pensa, ma fanno parte della quotidianità. Neanche essere milionari a volte ti salva, perché per alcuni resti sempre e solo qualcuno di inferiore.

A mio avviso si fa sempre bene di parlare di queste cose, anche le parole di Brown devono essere analizzate con attenzione, perché vengono da qualcuno che prova sensazioni ed emozioni diverse. Magari nel caso del nostro giocatore le tempistiche erano sbagliate, ma non certo quello che ha detto, perché noi non possiamo da chilometri e chilometri di distanza pensare di conoscere il problema nelle sue sfaccettature, oltretutto in Italia viviamo un momento politico e sociale non esattamente conciliante ed inclusivo.

Se questi ragazzi sentono il desiderio di esprimere questo disagio, devono farlo a patto che sia un'urgenza, qualcosa da dire per cercare un cambiamento o di suscitare reazioni dalla società. Queste battaglie, una volta intraprese, devono essere condotte fino alla fine, non abbracciate a spot per qualche like in più. Quando sono guidate da motivazioni vere e profonde, alla Althea Gibson, avranno sempre il mio appoggio incondizionato, è ora di finirla di giudicare gli altri in base a futili motivi o peggio a caratteristiche fisiche, se proprio qualcuno deve essere giudicato, andrebbe fatto per i contenuti e non altro. Poi anche l'esigenza di giudicare o classificare.... eeeeeh, lascerei perdere, la vita è troppo breve per perdersi nell'odio.

il razzismo negli USA è un tema estremamente presente nel dibattito pubblico, in modo dominante negli ultimi 20 anni.
Ho avuto l'occasione di trascorrere molto tempo negli Usa tra il 2010 e il 2011, non da turista, vivendo nell'area della Columbia University a New York.
Penso, ma non è ovviamente una questione di confronti, che l'Italia sia (ahinoi) molto più razzista degli USA orientali, almeno per l'area della costa nord-est, ma il discorso cambia sensibilmente nelle aree a maggioranza repubblicana, di destra suprematista, e anche negli stati del centro nord mormoni, praticamente teocratici.
C'è un forte radicalismo e intolleranza sul fronte delle etnie e delle religioni ed è andato affilandosi con le politiche reazionarie di Trump.
Ma non solo.
C'è pure tanta superficialità.
Il tema del razzismo per come è stato sollevato da Brown nelle due interviste recenti rimaneva come un'espressione di pensiero fragile, che voleva essere politico ma senza averne la caratura e che risultava fin risibile nel momento in cui veniva rappresentato sostanzialmente per le difficoltà sue personali del cercare e trovare una dimora a Boston e immediati dintorni.
Inoltre, su Brown pende una vicinanza al gruppo estremo dei Black Hebrew Israelite che sono molto discussi per il loro suprematismo Black con le malcelate filosofie antisemite e razziste, antisemite e razziste nei confronti dei non neri.
Quindi razziste a loro volta.

Deep, non so se ci leggi ancora, ma oggi possiamo festeggiare insieme: con Vienna Sinner a record italiano di 4 titoli vinti in stagione e record italiano di 56 partite vinte (e altre sono in attesa).



Deep, DEEP, HURRAH!!!

Deep, a buon intenditor buona insalatiera!!!!

Grande Italia

un Sinner fantastico

No, aspé, non ci credo: qualche secondo fa Luca Nardi ha battuto Novak Djokovic a Indian Wells!

Deep, dimmi che non sto sognando.....

Fantastico!

Scusate, non avevo letto negli ultimi periodi.

Sì, mi sono vissuto e goduto ogni singola vittoria/impresa che avete descritto, è un periodo fantastico per amare il tennis ed essere italiani.

Sinner sta stupendo, anche se ormai dobbiamo semplicemente dire che è diventato una solida realtà, recitava una pubblicità di qualche anno fa. In ambienti tennistici (circolo) dove ci sono giocatori che hanno giocato anche ad un buon livello, il cui giudizio tecnico è sempre molto arguto, non sono sfuggiti i progressi in primis tecnici del ragazzo che lasciano a bocca aperta. Sinner è un mostro, migliora su tutto e se si vede una partita anche solo di sei mesi fa, sembra un altro giocatore. Anche fisicamente è migliorato tantissimo, detto dopo il ritiro da Madrid potrebbe sembrare una presa in giro, ma non lo è, siamo davanti ad una crescita notevole. Non avrà mai la muscolatura di Alcaraz, è ovvio, ma le doti sono tutte li da guardare, puntando su reattività ed elasticità, componenti che tra le altre hanno reso Djokovic un alieno.

Deluso invece da Musetti, che per gioco adoro a dire poco, ma nella testa del ragazzo c'è qualcosa di marcio che andrebbe approfondito, perché certe prestazioni non si possono spiegare neanche citando la moderna psicanalisi.

Ma ci si accontenta di avere una simile pattuglia, comandata da quello che è a tutti gli effetti il numero 1 al mondo. Woooow, tremano i polsi a pensarlo.

Musetti va assolutamente recuperato perchè adesso bisogna cavalcare l'onda di questo splendido momento del tennis italiano: è un bel giocatore ma come dici tu Deep si deve rafforzare mentalmente !