Arriviamo velocemente all'intervallo in quella che non è una bella partita, siamo onesti, ma comunque che i nostri stanno giocando con una discreta attenzione. Partenza a razzo dei nostri che bloccano gli avversari a 9 punti mentre il secondo quarto va un po' peggio visto che ne concediamo 29, un bel cambiamento. Le tante assenze ed il back-to-back non favoriscono certo lo spettacolo, abbiamo avuto qualche amnesia, però l'impegno quello si vede dei nostri e per me basta già solo questo.

La fluidità del gioco viene ogni tanto minata dal modo di giocare di Schroder, ma finché è così efficace ha ragione lui. La partita è diventata una scusa per vedere anche chi non gioca mai, aspetto da non sottovalutare visto che qualcuno di questi non lo si vede spesso.

Oltre al tedesco un buon primo tempo di Williams III ed anche di Smart, nonostante gli 0 punti è ben presente nelle azioni offensive e difensive.

Tiro forzatissimo di Schroder con un movimento tanto complicato quanto inusuale nelle sue conclusioni tipo, palla sul ferro ed arriva una sconfitta che fino a qualche minuto dalla fine non mi sarei aspettato. C'è stato un calo dei nostri, non siamo stati in grado di tenere i nostri avversari a distanza. Certo le rotazioni ridotte ed il back-to-back qualcosa avranno inciso, ma tendo più a pensare che le cause di questa sconfitta siano da cercare in come abbiamo progressivamente cambiato modo di giocare.

Andare sempre e solo da Schroder e Tatum, alla lunga logora i nervi, anche quelli più saldi. Se nel primo tempo c'era la tendenza anche a fare altro, cercando circolazione, giocando pick 'n roll con i lunghi, ricercando mismatch a prescindere dai ruoli coinvolti, nel secondo tempo e nell'ultimo quarto in particolare si è smesso qualunque altro tipo di gioco. Un ultimo quarto da 15 punti è sanguinoso, perché se proprio nel momento più caldo della partita ti spegni, fai poi questa fine. Visto che non è la prima volta che capita, ci sarà da interrogarsi sui perché.