Si chiude il primo quarto 22-29 per i nostri avversari, non certo la partita che mi sarei aspettato. Lasciamo perdere la partenza a marce ridotte, ma è il modo di stare in campo che mi ha lasciato un po' perplesso. Cosa odiano i Nets? Essere aggrediti ed dover alzare i ritmi. Ecco invece noi gli facciamo esattamente il favore di non correre, quasi mai, di attaccarli in maniera statica, insomma tutto il contrario di quello che andrebbe fatto.

Se devo essere sincero al 100% non è stato un gran primo tempo dei nostri, anzi diciamo pure sottotono. Sarà la forza dei nostri avversari, oppure la soggezione che ci scatenano, ma siamo rimasti sempre indietro almeno di un giro. Abbiamo tirato maluccio e purtroppo, cosa più grave per me, difeso altrettanto male. Mai ho visto ai nostri ragazzi imporre il loro ritmo, magari provando qualche ripartenza furiosa, anzi hanno preferito adeguarsi al loro di ritmo, errore capitale... Comincerei ad aggredirli un po' e non lasciarli giocare da fermi, cosa che sanno fare piuttosto bene.

Se vogliamo cercare qualcosa di buono, c'è stata una mini-reazione a dimostrazione che i nostri (alcuni almeno) ci tengono. Ma inaspettatamente questa reazione non vedeva protagonisti Tatum, Brown o Schroder, ma solo come attori comprimari, ed è particolare questa cosa. Non so che segnale sia, ma di sicuro è un segnale da studiare con attenzione.

Smart il migliore in assoluto per i nostri, si è arreso davvero per ultimo. Partita che tenderei a dimenticare velocemente, almeno come tifoso, ma per Udoka e lo staff invece deve essere un'importante spunto di riflessione per continuare quella crescita che forse oggi ha fatto in passettino indietro.