Partita: Nel giorno del ritiro della maglia di Paul Pierce, arrivano a trovarci a casa i Cleveland Cavaliers al loro esordio con il nuovo roster, dopo che ben sei giocatori sono andati via in cambio di quattro nuovi arrivi. Non sappiamo quindi contro chi ci ritroveremo davanti, ma sappiamo solo che la partita nasconde mille insiedie. Il primo quarto è molto bello, le due squadre si affrontano a viso aperto e non risparmiandosi un solo attimo. Le difese sono un po' ballerine e di questo ne approfitta Kyrie Irving che segna 9 punti così come Marcus Morris che lo segue a 8. Finisce 32-31 per i nostri colori, ma purtroppo non è il preludio di un proseguo altrettanto equilibrato. Il nostro secondo quarto è un mezzo incubo, segnamo 20 punti, contro i 33 dei nostri avversari e lo 0/8 da 3PT ci penalizza oltremisura. Ben 7 palle perse per i nostri in questa frazione, tanti errori insomma. Anche il terzo quarto non va molto diversamente, con noi che siamo poco sopra il trenta percento dal campo (33.3%) e Cleveland invece che continua a tirare benissimo col loro 54.5%. In due quarti il distacco tra noi e loro è salito a 21 punti, davvero tanto. L'ultimo quarto vive di un sostanziale equilibrio, con i nostri che tornano sotto nel punteggio nel finale dopo che i Cavs avevano ulteriormente divaricato la forbice nel punteggio. Insomma una serataccia da dimenticare in fretta, ma dalla quale trarre i giusti insegnamenti.

Celtics: Volendo salvare qualcuno mi verrebbe da dire Terry Rozier (21 pts, 9 reb e 5 ast), Marcus Morris (17 pts con 6/12 al tiro) e Kyrie Irving (18 pts, 5 ast e 7/14 FG) specie per la prima frazione, ma trovo davvero difficile fare dei distinguo oggi, tutti mi sembrano sotto traccia, specie in difesa.

MVP: Rozier, anche se a ben vedere c'è un -12 nel suo +/-.

WVP: Boh, diciamo tutti gli altri.