From 1950 to 2015, naming captains had been a regular part of Celtics franchise history, though one hasn’t officially been announced since. Paul Pierce last prominently filled that role over a decade ago, and Rajon Rondo briefly succeeded him before he was traded. After that, steered the organization away from captains in an effort to empower everyone. Head coach began the 2023-24 championship season explaining that naming a captain would make the Celtics overly reliant on one player. What if he doesn’t show up? It would have been a big deal—and worthy of a ceremonious announcement—if had joined that lineage and restarted the tradition.
But to be clear, Boston never officially named Brown a captain, which he later clarified at 2025 NBA All-Star Weekend. It’s understood, he said, that he assumes that role because he’s been on the team the longest. “Even though we don’t necessarily have it written down, the team moves to the things that me and Jayson [Tatum] do,” Brown said. “Even though we have a lot of great players, I feel like my team relies on me to be the leader, the vocal leader. I would say I’ve taken that role and defensively, being the head of the snake, taking on those matchups. My team feeds off that. It’s kind of understood, I guess.”
Brown later identified Smart leaving in 2023 as the turning point in him embracing a leadership role. Brown now views his and Tatum’s past approaches as too quiet. Someone needs to talk, Brown learned after multiple playoff runs with his costar, and since that style didn’t come naturally to either star, Brown made a conscious choice to embrace it. “Jayson’s more of a lead-by-example [type], he doesn’t really talk a lot,” Brown said. “He’s opened his mouth a lot more than he has in the past, but Jayson, I wouldn’t say, is extremely vocal, and I haven’t been either, but that’s something I think I’m more comfortable with. I speak a lot on different platforms, so I’ve been able to carry that more a little bit, trying to just keep our morale, speaking life into everybody, talking to everybody on the bench, keeping that good feng shui.” – via The Ringer

Insomma Brown capitano in pectore.

JB ammette una cosa che noi pensiamo da anni ossia che la durezza del basket con cui siamo cresciuti noi patiti degli anni 80/90 non esiste più:

JAYLEN BROWN: “Nobody really talks trash. The only person that really be trying to do like weird stuff and talk trash is Dillon Brooks.” That’s just his gimmick, though. Some players — you know — they do whatever they need to do to stick in the league. So they like to talk trash, try to get under your skin, try to push you a little bit for no reason — all that type stuff. That’s the only person that’s really done that to me. Nobody else really… nobody else really does that. Maybe a little bit the guy from Indiana — Nembhard — in the playoffs. He was doing a little bit of that. Tried to like tug on your shorts a little bit, or just doing stuff to try to get in your head.”

Vero, ormai in campo ci sono solo avversari non nemici: dico nemici perchè tempo fa i giocatori rivali si odiavano proprio e facevano di tutto per mettersi in difficoltà in campo e fuori dal campo. Ne sono nate battaglie storiche. Ormai il campanilismo delle Franchigie esiste solo per noi ( vecchi) tifosi.
Ma questo è, non necessariamente è un male, certo a noi vecchi piacerebbe vedere i Nostri difendere anche l'orgoglio e la storia della Squadra. Ormai sono dei professionisti che pensano principalmente alle loro carriere.

anche se solo per un'ultima partita, facci vedere di che pasta sei fatto

Mi sembra di rivivere i PO del 2023 contro Miami, in peggio.

completamente d'accordo , caro Zio....l'ho scritto in un altro thread, ci bastera' fare solo copia e incolla dei post scritti da noi 2 anni fa....ho dato un'occhiata veloce al thread Miami ECF 23 e tutto quello che dicevamo all'epoca , si applica benissimo oggi....in piu' abbiamo Tatum rotto seriamente

Fammi fare la battuta e prendila come tale, nulla più: pensa a quei 2 c@#@#i che allora avrebbero scambiato Brown per Anunoby o Bridges

ci sta tutta !!!!

Purtroppo Brown non sta bene in questi playoff, non ha la solita esplosività. Per un giocatore come lui, meno tecnico di altri, lo strapotere fisico è un fattore importante e non poterne disporre a piacimento è un problema. Il riposo estivo ed un'attenta valutazione medica saranno importantissime per il ragazzo, deve tutelare il suo fisico.

Poi tutte le voci che lo danno già a destra e sinistra, beh, pattino via.

Lo si vedeva che non era in forma al 100%, ma forse neanche al 70%, addirittura con un menisco mezzo rotto è tanta roba e ci testimonia perlomeno quanta determinazione ci abbia messo per stare in campo. Se come ci hanno detto danni ulteriori non si potevano fare, non c'è altro che da ringraziare il fatto che ci abbiamo provato.

Operarlo ad aprile avrebbe sancito la sua assenza per i playoff, giocare su quel male non deve essere stato facile.

Boston Celtics: today underwent a successful right knee arthroscopic debridement procedure. He is expected to participate in training camp without limitation.
– via Twitter celtics

Durante un'intervista con Noa Dalzell di CelticsBlog, Brown ha dichiarato di aver dovuto fare sacrifici per i Celtics in modi con cui non sempre è stato d'accordo.

"Non sono d'accordo con molte cose", ha detto Brown. "Ho dovuto cambiare ruolo, stile. Ho dovuto fare cose che altri giocatori del mio talento non hanno dovuto fare, e le ho accettate, perché sono sempre stato un uomo di squadra. A volte mi sembra che questo venga dato per scontato".

"Ho la sensazione che la gente non mi abbia visto al meglio perché abbiamo un roster pieno, quindi a volte bisogna fare ciò che è necessario come squadra", ha detto Brown. "... Quando sei in una squadra, devi fare sacrifici... Non c'è niente di male nell'essere parte di una squadra."


ha dovuto fare sacrifici ... questo ragazzo è appena overconfidence