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Approfondimenti  »  NCAA - Miami e coach Jim Larranaga, l'uomo che muove gli uragani giocando


NCAA - Miami e coach Jim Larranaga, l'uomo che muove gli uragani giocando   di MarcUs   |   Pubblicato il 27/03/2023

Il gioco dei Texas Longhorns è sembrato una macchina perfetta per 34 minuti contro i Miami Hurricanes.
Gli Hurricanes inizialmente hanno faticato a ruotare in difesa e a trovare accorgimenti per fermare il tiro da 3 punti dei Texas Longhorns.
Ma Miami non ha ceduto un millimetro.
E, alla fine, nei restanti sei minuti, Miami ha sfasciato quella macchina.

"Dico sempre ai giocatori, quando siamo in partita, che la squadra sia in vantaggio o in svantaggio, non giocare per il punteggio, gioca", ha detto Larrañaga.

Una meravigliosa partita di Elite Eight che sembra quasi la storia di coach Larrañaga, mitico condottiero degli uragani.
Gli Hurricanes, alla loro seconda apparizione consecutiva nell'Elite Eight, questa volta hanno portato a termine il lavoro, sconfiggendo i Longhorns 88-81 e avanzando alla loro prima Final Four.
Per il mitico coach Jim Larranaga non sarà la prima, invece.
Arrivare fin qui non è stato facile affatto; è stata dura.
Ma è stato pur sempre un gioco.

Gli Hurricanes hanno dovuto affrontare una determinata Drake nel primo turno (vinto 63-56), poi hanno ribaltato il pronostico battendo Indiana 85 - 69. Il capolavoro tattico contro Houston, testa di serie 1, ha portato a una vittoria per 89-75 che gli ha consentito di sfidare un altro favorito come Texas Longhorns.
E batterlo.
Coach Larrañaga conosce il college basket e la pallacanestro quanto pochi. Cinquanta anni e più, con il sorriso sulle labbra e la consapevolezza che di gioco si tratta.
Jim Larrañaga allena squadre di college basket dal 1971 , quando si è laureato al Davidson College e ha ottenuto un lavoro come assistente allenatore sotto Terry Holland.
Dopo cinque anni lì, è andato all'estero e ha ottenuto un lavoro da giocatore-allenatore in Belgio per il Geronemo Basketball Club. È durato solo un anno.
Nel 1977 aveva già ottenuto il suo primo lavoro come capo allenatore all'American International College, dove ha raggiunto un record di 28-25 in due anni prima di ricongiungersi a Terry Holland come suo primo assistente ma questa volta presso l'Università della Virginia.
Nel 1981 "Coach L" ha avuto il suo primo assaggio delle Final Four NCAA.
Nel 1984 alla Virginia giocavano due future prime scelte come Ralph Sampson (che sarà avversario dei Celtics nella finale del 1986) e Olden Polynice (che passerà fugacemente pure dall’Italia all’Hamby Rimini, con Mike Silvester).

Poi, nel 1986, Larrañaga è stato nominato capo allenatore del programma di basket di Bowling Green State University, dove ha avuto un impatto immediato, portando i Falcons a un record di 15-14, 8 vittorie in più dell’anno precedente e squadra più migliorata della nazione.
Nei suoi 11 anni con i Falcons di BGSU Larrañaga ha registrato un record di 170-144.
Il suo anno di maggior successo è stato il 1997, quando ha ottenuto un posto nel torneo NIT con un record di 22-10 ed è stato nominato Mid-American Conference Coach of the Year. Prima di lasciare l'Ohio nel 1997, Larrañanga ha avuto l'opportunità di formare giocatori di ottimo livello come Antonio Daniels, Anthony Stacey e suo figlio, Jay Larrañanga, che ha continuato a giocare professionalmente in Europa ed è stato a lungo assistente allenatore per i Boston Celtics (dal 2012 al 2021).

Tra il 1997 e il 2011 coach Larrañaga ha quindi allenato al George Mason College di Fairfax Virginia che ha portato al torneo NCAA cinque volte. Nel 1999, 2001, 2008 e 2011, compresa la corsa alle Final Four nel 2006 che per la prima volta aveva portato l'attenzione nazionale su quel programma e sul suo allenatore.
È stato nominato allenatore nazionale dell'anno 2006 Clair Bee e ha vinto più partite di qualsiasi allenatore a George Mason e nella Colonial Athletic Association, che i Patriots hanno vinto nel 1999, 2001 e 2008.
In quegli anni, Larrañaga si è fatto conoscere non soltanto come un allenatore vincente, ma anche come un eccezionale motivatore di giocatori, dotato com'è di una rara umanità e immediata simpatia.
Nel 2006 i Patriots hanno chiuso con un record di 27-8 e si sono classificati n. 8 nel seeding.
Le squadre di Coach L in quegli anni hanno avuto caratteristiche simili, con alte prestazioni offensive, tanto movimento senza palle, fitta rete di passaggi, e soprattutto una dura difesa, mobile, agitata, veloce che divenne nota anche come "Scramble defense". Il termine scramble, secondo voi chi lo aveva inventato? Lui, ovviamente.
Difesa strapazzata. Nel senso che strapazza.

Quando nel 2011 coach Larrañaga ha accettato la posizione di capo allenatore a Miami, in un programma appena più ambizioso, le aspettative erano tante.
Non le ha mai tradite. Ha iniziato a lavorare in maniera ancora più profonda sulla psiche, la serenità prima di tutta.
Già, nella sua seconda stagione nel 2012 ha portato l'Università di Miami a un titolo di Regular Season ACC.
Quell'anno gli Hurricanes sconfissero Duke (numero 1 del seeding) per 90-63.
Nel 2013 Coach L ha portato l'Università di Miami al suo primo titolo di torneo ACC di basket maschile nella storia del programma battendo North Carolina Tar Heels 87-77 ed è stato nominato allenatore di college basket dell'anno dall'Associated Press. Quell'anno, gli Hurricanes sono arrivati alla Sweet 16 dove hanno perso contro Marquette. Il leader in campo era Shane Larkin, la PG approdata anche ai Celtics.

Coach Jim Larrañaga ha complessivamente guidato gli Hurricanes a cinque presenze nel March Madness, inclusa l'impressionante corsa di quest'anno. Nel frattempo ha spiegato il suo approccio con la squadra (e la vita) in questo modo: “ai ragazzi glielo dico sempre ogni giorno, ancora e ancora. Devi affrontare la vita con un atteggiamento positivo. Sempre. La vita è per il 10% ciò che ti succede e per il 90% come reagisci”.
Potrebbe bastare.
Ma c’è molto di più.
L'esempio è la più alta forma di insegnamento.

Quando i Miami Hurricanes hanno ottenuto la vittoria contro gli Houston Cougars, testa di serie numero 1 superstite, l'allenatore 73enne ha celebrato la grande vittoria con alcune impressionanti mosse di danza negli spogliatoi, con grande gioia dei suoi giocatori e poi degli utenti di twitter che hanno visto le immagini.
Un utente ha scritto: "Coach L è il migliore. L'amore, il rispetto e l'ammirazione reciproca che traspare tra lui e la squadra è così bello e così contagioso".

Così pare.

https://www.youtube.com/watch?v=ceseMbgwQdI

Ovviamente, per chi non lo sapesse, il coach non è nuovo queste esultanze/balletto negli spogliatoi. Tutt'altro ...

NCAA - Miami e coach Jim Larranaga, l'uomo che muove gli uragani giocando   di MarcUs   |   Pubblicato il 27/03/2023
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